Anche per questo XXII Anniversario del Martirio del Beato Giuseppe Puglisi, i soliti noti non hanno fatto mancare il loro contributo, ricordandoci che Brancaccio stenta a seguire le sue orme e i suoi insegnamenti. Ieri sera, 21 settembre 2015, verso le 22.30, alcuni ignoti hanno manomesso il ciclomotore della Responsabile del Centro di Accoglienza Padre Nostro, smontando il filtro della benzina e svuotandone la "tanga". Per fortuna, proprio in quel momento, la Responsabile con una volontaria ed il sottoscritto finivano di lavorare e lasciavano il Centro. Uscendo dalla sede, la volontaria vedeva alcune persone dentro un’auto, accanto al ciclomotore, che alla nostra vista si allontanavano. Sul marciapiede si era riversato quasi tutto il contenuto del serbatoio. L’intenzione dei malfattori era quella di rendere inutilizzabile il ciclomotore, facendo in modo che venisse lasciato tutta la notte davanti al Centro, per poi rubarlo. Quando le istituzioni tutte capiranno che Brancaccio deve diventare il paradigma della lotta alla criminalità organizzata? Quando vorranno fare anche loro il proprio dovere per far onore alla memoria del Beato Giuseppe Puglisi? Maurizio Artale Presidente
RASSEGNA STAMPA
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