Anche quest’anno ognuno di noi si accinge ad accogliere, nella propria casa, nel proprio lavoro e nella propria famiglia il Bambino Gesù. Cosa troverà? Cosa siamo stati capaci di realizzare per preparare la Sua venuta?
Siamo stati in grado di rispondere alle richieste che Gesù (adulto) rivolge a tutti noi nel Vangelo di Matteo 25, ovvero "dar da mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati, vestire gli ignudi, seppellire i morti, alloggiare i pellegrini, visitare i malati e visitare i carcerati"?
Grazie al sacrificio del nostro fondatore e alla costituzione del Centro di Accoglienza Padre Nostro, ognuno di noi ha avuto l’opportunità di venire a contatto con i disagi e la sofferenza che la vita ci offre.
Grazie a lui abbiamo potuto sperimentare l’effetto della Misericordia di Dio Padre.
Al Centro si impara ad avere “familiarità” con la sofferenza che ti allontana da Dio.
Ringraziamo Gesù bambino che ancora oggi viene a visitare le nostre vite per indicarci la strada che ci conduce a Suo Padre, a nostro Padre, e che passa attraverso la logica della “piccolezza”: Egli si fa bambino per essere accolto nel mondo.
Chiediamogli perdono per tutte le volte che non siamo stati capaci di riconoscerlo nei nostri fratelli e ringraziamolo per tutte le occasioni in cui ci ha fatto assaporare la gioia di servirLo attraverso i nostri fratelli.
Chiediamogli di continuare a visitare le nostre vite e di permanervi, affinché diventiamo in tutto ad immagine e somiglianza di Dio.
Il Beato Giuseppe Puglisi ci ha confermato che nel servizio agli ultimi si vive in pienezza la vita cristiana.
Auguro a voi e alle persone a voi care sinceri e fraterni auguri di un Santo Natale e di un anno nuovo che continui a realizzarci come uomini e donne amati dal Signore.
Maurizio Artale
Presidente
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