Padre Puglisi che chiede una "spintarella" nientemeno che al Crocifisso? Sì, ma tranquilli, è solo una spintarella per portare sulla retta via i due protagonisti del cartoon «La missione di 3P», dove le tre P stanno per Padre Pino Puglisi. È stato presentato ieri in un luogo simbolico, L'Auditorium del Centro Padre Nostro a Brancaccio: è qui che padre Puglisi ha officiato la sua ultima messa prima di venire massacrato 19 anni fa, ed è intitolato a Giuseppe Di Matteo, il bambino rapito, ucciso e sciolto nell'acido, una vicenda in cui la mafia ha toccato vertici assoluti di efferatezza. Diretto da Rosalba Vitellaro, che firma la sceneggiatura assieme ad Alessandra Viola e Valentina Mazzola, è uno special tv in animazione che andrà in onda martedì 20 novembre, alle 8,15 su Rai2. All'anteprima di ieri è arrivato anche il "rivoluzionario" governatore della Regione, Rosario Crocetta che ha annunciato: «La prima giunta di questo governo si terrà qui, aBrancaccio». Prime file affollate: Alfonso Giordano, Beppe Lumia, Barbara Evola, Agnese Giulla, Pietro Di Miceli. La Viola ringrazia tutti: «Luca Milani e Anita Romanelli della Rai che ha coprodotto il cartoon, i doppiatori Leo Gullotta, Donatella Finocchiaro e Claudio Cioè, che hanno doppiato i protagonisti a titolo gratuito, Paolo Belli autore della musica, anche lui a titolo gratuito. E poi il Ministero che, attraverso il Pon, ci ha sostenuti, come la Sicilia Film Commission». Gullotta, voce di don Pino, viene raggiunto al telefono: «Dare la voce a padre Puglisi è un onore, e rende il mio lavoro un po' più utile». Il cartoon è una mini commedia degli equivoci: inizia con il giornale che riporta l'uccisione del prete e finisce con uno sparo, quello sparo. Il racconto è unflashback con Giuseppe e Salvatore, aspiranti delinquenti tredicenni, desiderosi di compiere il grande passo: andare alle dipendenze di un super boss. L'alternativa a don Ciccio i due credono di trovarla in don Puglisi. Per forza: lo vedono scardinare una porta (ma non sanno che è solo per prendere i suoi vestiti e regalarli ai bisognosi), smontare una ruota sempre per donarla a un amico «Ne avevo cinque», risponde al suo parroco che lo rimprovera"). Don Pino sta al gioco e "assolda" i due per costruire il "covo" della banda: in realtà si trattava del centro Padre Nostro. Non vi riveliamo altro. «Dopo il cartone animato "Giovanni e Paolo e il mistero dei Pupi" - spiega la Vitellaro la Rai ci aveva chiesto un'altra storia dalla stessa forza. Ho pensato subito alla figura di don Pino: non l'ho conosciuto ma quel suo essere "il prete dei ragazzi" mi ha colpita. È stato un lungo travaglio trovare una sceneggiatura adatta e la chiave per spiegare a un pubblico di ragazzini come e perché viene ucciso un prete». Il presidente del Centro, Maurizio Artale: «Abbiamo creato uno strumento didattico per i bambini: tutti sanno chi sono Falcone e Borsellino ma non tutti conoscono padre Puglisi. Il cartoon sarà visto nelle scuole». Dopo la proiezione, il commento di Gaetano Puglisi, fratello di don Pino: «Smuove le coscienze e i ragazzi finalmente sapranno chi era padre Puglisi».
ANTONELLA FILIPPI
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