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Don Pino Puglisi e il nostro futuro

Dieci anni fa l'omicidio Domani cade il decimo anniversario dell'uccisione, da parte della mafia, di Don Pino Puglisi, parroco di Brancaccio. Nell'occasione, il presidente della Regione, Salvatore Cuffaro, ha scritto un messaggio ai siciliani.

data articolo 14/09/2003 autore Giornale di Sicilia categoria articolo RASSEGNA
 
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Articolo del Giornale di Sicilia
Articolo del Giornale di Sicilia
CARISSIMI SICILIANI, la memoria del sacrificio di don Giuseppe Puglisi, ucciso dalla mafia, è per tutti un appuntamento ineludibile di riflessione, di consapevolezza e di rinnovati impegno. La sua barbara uccisione non è stata soltanto l'eliminazione di un prete scomodo, ma la dimostrazione di una "forza" presuntuosa, prepotente, meschina e arrogante, una sorta di monito severo e minaccioso rivolta alla Chiesa e a tutte le Istituzioni. LA MANO ARMATA dei mafiosi non è però riuscita ad uccidere e a far morire l'eredità, viva e feconda, che don Puglisi ci ha lasciati: l'amore per ogni persona umana, la necessità di spendersi al servizio dei più emarginati e più deboli. L'espressione che egli amava ripetere «… e se ognuno fa qualcosa….» è uno stile, un contenuto un obiettivo possibile, doveroso, amabile: ogni uomo può e deve fare qualcosa, ognuno nel suo contesto, con le sue possibilità. Si tratta di testimoniare che la speranza è possibile, che la propria intelligenza, la propria professionalità, l'impegno quotidiano, trovano espressione vera ed autentica nel servizio alla giustizia, alla legalità, alla vera fraternità. Per onorarne nel tempo la memoria è mio vivo desiderio istituire la Fondazione regionale siciliana « Don Giuseppe Puglisi ». Essa, nei contenuti, nelle finalità e nelle strategie vuole essere uno strumento che contribuisca a far rinascere, alimentare diffondere e crescere la cultura della sussidiarietà, della solidarietà, della legalità e migliori la qualità della vita, del pensiero, dello sviluppo sociale e culturale; capace di mettere in dialogo e a confronto tutte le forze sane della nostra Isola. Momento culminante di questa ritrovata unità nella promozione dell' uomo e nella lotta alla mafia sarà l'istituzione della Giornata regionale della solidarietà che proporremmo di celebrare nella nostra Sicilia il 15 settembre di ogni anno, in memoria di don Giuseppe Puglisi, Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, e di tutti i martiri della giustizia. Un momento forte di incontro, di riflessione, di festa che risvegli in tutta la nostra gente di Sicilia il desiderio e l'impegno per costruire insieme, cittadini e istituzioni, il futuro credibile e concreto che già, oggi, veda il coinvolgimento e l'impegno di ciascuno. La nostra Sicilia, nella sua storia millenaria -pur nel contesto di trame che ne hanno ferito la dignità -raccoglie, testimonia e diffonde la conoscenza di pagine meravigliose di accoglienza, di lavoro, di progresso, di ricerca, di cultura, di solidarietà, di fede e di carità. Si tratta dell'impegno operoso di uomini e donne della nostra terra che, proprio sul principio del «se ognuno fa qualcosa» hanno saputo costruire attorno alla famiglia e alla società motivi di speranza. Ed è proprio nei Comuni della nostra Sicilia che la famiglia si costituisce, cresce, si esprime, si aggrega vivendo giorno per giorno tutte le problematiche del lavoro, della casa, della salute, della scuola, della legalità, della solidarietà e della carità. Nel ricordare il martirio di don Giuseppe Puglisi, invitiamo tutti i Comuni della nostra Sicilia a stringersi attorno ai martiri della giustizia, alla loro esperienza viva e presente, con un patto di solidarietà, di amicizia, che diventi futuro della nostra terra. Si tratta di lavorare, tutti insieme, per creare nuovi spazi di libertà, di espressione, di vera condivisione, di benessere diffuso. E' un impegno che abbiamo assunto in coscienza, come persone a servizio delle istituzioni, e come cittadini della stessa terra che amiamo, la Sicilia, sempre di più la nostra casa. di Salvatore Cuffaro Presidente della Regione Sicilia

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