Palermo

Palermo, nuovo raid contro il Centro Padre Nostro: vandalizzata la mostra sul Beato Puglisi

I pannelli danneggiati
I pannelli danneggiati 
Un appello al presidente Mattarella e al prefetto di Palermo. "Telecamere di videosorveglianza nel museo diffuso istituito dove la mafia uccise il parroco di Brancaccio"
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Non sono trascorsi neanche 15 giorni da quando ignoti hanno fatto irruzione in una sede del Centro di accoglienza Padre nostro e 30 giorni esatti da quando è stata vandalizza una foto installata a piazzetta Beato Giuseppe Puglisi, che ritrae un momento della visita di Papa Francesco.  "Nella notte tra sabato e domenica non c'è da dubitare che gli stessi mandanti abbiano fatto vandalizzare altri quattro pannelli", denuncia Maurizio Artale, il presidente del Centro Padre nostro. "Si tratta di fotografie che compongono la mostra di quella storica visita di Papa Francesco a Palermo in occasione del venticinquesimo anniversario del martirio del Beatro Puglisi".

I volontari denunciano: "Si continua a leggere in questi atti, non in filigrana, un'insofferenza, un senso di ripugnanza in quello che il centro di accoglienza fondato da Puglisi rappresenta: legalità e giustizia, evangelizzazione e promozione umana". Artale rivolge un appello a Sergio Mattarella: "Il suo ultimo atto da presidente della Repubblica non sia l'apertura dell'anno giudiziario in Cassazione, ma una gentile visita in quello che è stato il luogo del martirio del Beato Giuseppe Puglisi". Un altro appello Artale lo fa al prefetto di Palermo, che "in occasione dell'ultimo atto vandalico, non ci ha fatto mancare la sua vicinanza personale e istituzionale, affinché faccia installare delle telecamere di videosorveglianza nella piazzetta intitolata al beato, luogo di prima accoglienza di quel museo diffuso che rappresenta la casa dove visse e morì per mano mafiosa il parroco di Brancaccio".