Don Pino Puglisi: Artale (Centro Padre Nostro), “continuiamo la sua opera sul suo esempio di esempio di cittadino, uomo e sacerdote”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“A ventinove anni dal martirio di don Pino Puglisi continuiamo a Brancaccio la sua opera tra tante difficoltà ma con quella gioia nel cuore che ci fa guardare a lui come a un grande esempio di cittadino, uomo e sacerdote”. Lo dice al Sir il presidente del Centro Padre Nostro, Maurizio Artale, nel 29° anniversario dell’assassinio del sacerdote per mano della mafia. La struttura, guidata oggi da Artale, fu fondata a Brancaccio proprio dal primo martire per mano mafiosa.
“Don Pino è stato una persona che ha sempre cercato di includere chiunque – così lo ricorda Artale –. Non possiamo dimenticare l’appello ai mafiosi nell’ultima celebrazione quando disse che non capiva perché ‘l’avevano con noi che cerchiamo di rendere Brancaccio più vivibile anche per i vostri figli: venite, parliamo, confrontiamoci’. Credo che se i fratelli Graviano avessero avuto il coraggio di andare da don Puglisi lui avrebbe avuto la forza di convertirli”.
Nei diversi anni alla guida del Centro, Artale ha portato con sé “la semplicità e la fede del Signore” che ha appreso dall’esempio di don Puglisi. “L’ho conosciuto durante una processione eucaristica a Brancaccio – racconta –. Fu l’ultima immagine che ho di don Pino ma è stata quell’immagine che mi spinse ad andare a Brancaccio, il 17 settembre 1993, al suo funerare. Da lì ho capito che dovevo impegnarmi. E ha convertito anche me. Ho capito che non è giustificabile un omicidio. Ho capito che ognuno doveva spendersi”.

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