Palermo

#oggiraccolgoio: in cento alla Bandita per salvare la spiaggia di Palermo da rifiuti e plastica

Stamattina l’iniziativa di Repubblica e Legambiente. Guanti e rastrelli per tutti, quaranta sacchi riempiti di immondizia

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L’ora X è scattata alle 9,30 con cittadini, volontari di associazioni nonprofit e studenti a dare il via alla pulizia della spiaggia della Bandita. Ma la caccia a rifiuti e plastica è proseguita per tutta la mattina, fino alle 13,30. Dalle onlus formate dai giovani di quartiere alle associazioni culturali, centinaia le adesioni alla seconda giornata di #oggiraccolgoio, l’iniziativa di “Repubblica” e Legambiente per pulire le città.



Guanti, rastrelli e sacchi neri per tutti i cento partecipanti, battaglia a chi sporca. Alla fine il bilancio è stato di quaranta grandi sacchi riempiti di rifiuti di ogni sorta: dalla plastica alle siringhe, dai frammenti di reti da pesca al legno delle barche. "Abbiamo scelto la Bandita come luogo simbolo — dice Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia — legandola alla campagna “salviamo il mare dalla plastica”. Oggi ognuno deve dare il buon esempio". Partendo proprio dalla costa sud, diventata "l'altra spiaggia” di Palermo. Quella off limits, quella dei divieti di balneazione, quella piena di plastica e rifiuti. Quella da salvare. "Noi ci siamo, da tempo sentiamo il bisogno di avere questo mare pulito — dice Giuseppe Sclafani, presidente dell’associazione “Cuore che vede” — quest’area ha iniziato a dare importanti segni di riscatto, grazie soprattutto ai giovani del quartiere".

#oggiraccolgoio, pulito il porticciolo della Bandita a Palermo



Così è importante mantenere viva l’attenzione. "La nostra speranza è che venga finalmente attuato il progetto per rendere balneabile questo tratto di costa", dice Gabriele Valenti, uno dei ragazzi della zona che, negli ultimi due anni, assieme ai volontari, cerca di mantenere la spiaggia in ordine. Anche i ragazzi di “Retake Palermo” hanno scelto di sposare l’iniziativa e passare la domenica mattina in modo diverso. "Perché ognuno di noi deve fare la propria parte", dice Marco D’Amico, presidente di Retake, che sabato prossimo invita tutta la città a partecipare alla pulizia della spiaggetta davanti ai “quattro pizzi” all’Arenella.

In campo stamattina pure “Salvare Palermo”, “Mare Memoria Viva”, “Associazione Costa Sud”, “Le Balate”, “Gink-Go”, una delegazione di volontari stranieri dell’associazione “Hryo” in città per un programma Erasmus e Andrea D’Amore del movimento “Tu sei la città”. "Troppo spesso noi palermitani aspettiamo che qualcuno risolva i problemi della nostra terra — dice D’Amore — sono qui per far capire che il mondo cambia con il nostro esempio, non solo con la nostra opinione".

E dal centro Padre Nostro arriva un gruppetto di giovani guidati dall’operatrice Tatiana Beninati. "Anch'io voglio aiutare a pulire", dice un bambino che fino a ieri giocava a osservare il mare da un copertone abbandonato alla Bandita. Ecco che la rinascita può partire dalle piccole cose. Si sente già il sapore dell’altro mare di Palermo.