Una domenica speciale per la chiesa della città. Sono ben due le ricorrenze che tutti i fedeli palermitani e del territorio diocesano si apprestano a vivere in questa giornata: la commemorazione del Beato Giuseppe Puglisi e l’avvio dell’Anno Pastorale. Trentun anni fa veniva barbaramente ucciso don Pino, il «parroco del sorriso» che nel quartiere di Brancaccio seminava gioia e impiegava tutti i suoi sforzi per portare sulla retta via i giovani in una delle «zone rosse» di Cosa nostra in città. «Sull’esempio di Gesù – ha scritto Papa Francesco in una lettera a Lorefice – Don Pino è andato fino in fondo nell’amore. Possedeva i medesimi tratti del buon pastore mite e umile: i suoi ragazzi, che conosceva uno per uno, sono la testimonianza di un uomo di Dio che ha prediletto i piccoli e gli indifesi, li ha educati alla libertà, ad amare la vita e a rispettarla».
Parole oggi più che mai attuali, che si riflettono in quelle dell’arcivescovo quando parla ai giovani dicendo loro di non farsi illudere «dai falsi venditori di felicità. Vi fanno cominciare con alcol e canne per farvi diventare consumatori, dipendenti. La droga – ha affermato don Corrado – vi distrugge sentimenti e corpo». Sono diverse le iniziative svoltesi in questi giorni, ieri sera una veglia di preghiera alla presenza del preside della Facoltà Teologica di Sicilia don Vito Impellizzeri, e del Centro di Accoglienza Padre Nostro, quest’ultimo fondato dal Beato Giuseppe Puglisi il 16 luglio 1991. Il centro opera nell’ambito della promozione umana, favorendo la partecipazione attiva alla vita cristiana soprattutto per le fasce più svantaggiate, della prevenzione e del trattamento del disagio e dell’emarginazione sociale, nelle diverse manifestazioni in cui gli stessi possono trovare espressione. Per tale ragione gli interventi posti in essere sono complessi e variegati, tanto quanto la tipologia dei fenomeni ai quali sono rivolti. I valori sul quale si fonda sono pertanto: accoglienza, ascolto, cultura della legalità, valorizzazione delle risorse umane e partecipazione attiva, gli eventi inoltre andranno avanti fino al 10 novembre prossimo.
Oggi pomeriggio invece, alle 18 in Cattedrale verrà celebrata la santa messa in memoria del Beato Puglisi, presieduta dall’arcivescovo e che coincide con l’avvio dell’Anno pastorale. Un inizio particolare, dopo la chiusura dell’anno giubilare rosaliano, che ha visto l’intera diocesi gioire per i frutti lasciati dalla Santuzza nel corso dei secoli, uno su tutti, la speranza e il bisogno di una città che ha voglia di riscatto e cambiamento.
di Giovanni Azzara
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