Le periferie saranno più sicure e integrate. Dopo Roma, Napoli, Bari, Catania e Genova, la commissione parlamentare d’inchiesta per le periferie con a capo l’onorevole Alessandro Battilocchio e gli onorevoli Marco Perissa, Daniela Ruffino e Antonino Laria ha fatto tappa in città. Verificare lo stato delle periferie: è questo lo scopo principale della commissione che ha visitato i quartieri spesso sotto i riflettori, partendo da Brancaccio fino allo Zen. Una giornata con un’agenda fitta, partita proprio da Brancaccio all’interno della scuola e l’incontro con studenti e corpo docenti, fino ai luoghi simbolo legati a Padre Puglisi. La casa museo del martire palermitano è stata una delle tappe della mattinata e quindi l’incontro con il centro «Padre Nostro», oggi guidato da Maurizio Artale il quale ha spiegato alla commissione, tutte quelle iniziative portate avanti dal centro in trent’anni. «Alla commissione-abbiamo avanzato una richiesta, che è quella relativa alla Piazza Brancaccio, un desiderio che abbiamo da tempo. Il progetto da noi presentato non è mai stato realizzato per varie vicissitudini. Il presidente si è l’impegno, così come l’assessore Aricò e il sindaco Lagalla, sarebbe bello dunque che tutto ciò si avverasse, noi siamo fiduciosi». Poco dopo, la visita alla missione di Speranza e Carità fondata da Biagio Conte, proprio nel giorno del suo compleanno del missionario laico che tanto ha fatto per il quartiere, ma in generale per tutta la città. Ad accogliere la commissione, Don Pino Vitrano che ha illustrato le attività quotidiane svolte all’interno, e quindi l’operato di fratel Biagio. Diverse le istanze raccolte dalla commissione durante i vari incontri, proteste che adesso verranno presentate e discusse in parlamento: «l’idea che ho avuto - ha detto Battilocchio - è di una città in cammino, in movimento, ci sono progettualità importanti per circa un miliardo di euro che sono in itinere, e tra l’altro una progettualità integrata per la riqualificazione delle periferie, una vera e propria azione di sistema. Abbiamo l’idea di questa città come un mosaico dal punto di vista sociale e urbano, con il concetto di periferie che è cambiato anche in questa città in maniera evidente. La nostra presenza - ha proseguito - vuole essere un segnale di vicinanza alla popolazione locale, di interesse e soprattutto dare continuità a questa azione, il gap tra periferie e centro deve essere colmato attraverso le risposte concrete». Nel pomeriggio un vertice in prefettura con il prefetto Mariani e i comandanti dei Carabinieri e Guardia di finanza, a conclusione della giornata una visita al quartiere Zen.
di Giovanni Azzara
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