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Fondato dal Beato Giuseppe Puglisi il 16 luglio 1991. Eretto in ente morale con D.M. del 22.09.1999
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Don Puglisi ucciso diciotto anni fa. La città si mobilita per ricordarlo

DELITTI DI MAFIA. Fu Grigoli a uccidere il sacerdote, di cui è in corso la causa di beatificazione

data articolo 15/09/2011 autore Giornale di Sicilia categoria articolo RASSEGNA
 
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Articolo del Giornale di Sicilia
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Film nel carcere di Pagliarelli, concerto dell’Orchestra sinfonica, un brano teatrale a lui dedicati. Un’iniziativa per ragazzi in piazza Santa Chiara. Incontro nella chiesa di via Ausonia. N.P. Palermo ricorda l’uccisione di padre Pino Puglisi. Per commemorare il diciottesimo anniversario del barbaro assassinio del sacerdote, ieri sera a Brancaccio si è svolta una fiaccolata promossa dalla parrocchia di San Gaetano, la chiesa che fu di don Pino. Oggi pomeriggio alle 18 in cattedrale il cardinale Paolo Romeo presiederà una solenne celebrazione eucaristica, soffermandosi sulla figura di don Puglisi educatore dei giovani. In mattinata sarà proiettato il film «Alla luce del Sole» nella casa circondariale «Pagliarelli» alla presenza del regista Roberto Faenza e alle 21 andrà in scena un concerto dell’Orchestra sinfonica siciliana che eseguirà un brano teatrale su padre Puglisi di Salvo Piparo. Il Centro Santa Chiara e l’Erripa Achille Grandi oggi alle 9 e venerdì alle 16,30, in piazza Santa Chiara, organizzeranno iniziative per ragazzi dal tema <>. Oggi alle 19 incontro alla parrocchia Gesù, Maria e Giuseppe di via Ausonia. «Me l’aspettavo». Furono le ultime parole pronunciate dal parroco di Brancaccio davanti alla pistola impugnata da Giuseppe Grigoli. Era la sera del 15 settembre 1993. Fu ucciso nel giorno in cui compiva 56 anni. I Killer erano attesi dal sacerdote che era consapevole del pericolo al quale si era esposto con la azione di recupero dei giovani del quartiere sottratti al dominio del clan dei Graviano. Nel 1999 il cardinale Salvatore De Giorgi ha aperto la causa di beatificazione proclamando padre Puglisi «servo di Dio». La prima fase del processo si è conclusa nel 2001; da allora il fascicolo è all’esame della Congregazione per le cause dei santi in Vaticano. Padre Puglisi era stato nominato parroco della chiesa di San Gaetano, a Brancaccio, il 29 settembre 1990. Nel gennaio 1993 aveva aperto il centro «Padre Nostro», diventato in breve tempo punto di riferimento per i giovani e le famiglie del quartiere. La sua attività pastorale – come è stato ricostruito anche dalle inchieste giudiziarie – ha costituito il movente dell’omicidio. Gli esecutori e i mandanti mafiosi, legati alla cosca mafiosa di Filippo e Giuseppe Graviano, sono stati condannati con sentenze definitive: ergastolo per i Graviano, Gaspare Spatuzza ( che spalleggiava il killer e poi ha raccontato i retroscena del delitto), Nino Mangano, Cosimo Lo Nigro e Luigi Giacalone. Oltre a Spatuzza anche Grigoli è diventato collaboratore giustizia: la sua scelta, che ha preceduto quella di Spatuzza, gli è valsa una condanna a 16 anni. «Martire per tutti noi, che ne abbiamo conosciuto l’umiltà e la semplicità», dice Alberto Campagna, presidente del consiglio comunale. «La straordinaria eredità morale e civile che ci ha lasciato don Pino Puglisi è tutta racchiusa nella frase “Se ognuno fa qualcosa” che egli amava spesso ripetere», afferma il sindaco Diego Cammarata. Messaggi anche dal senatore del PD Giuseppe Lumia e dai parlamentari di Idv Leoluca Orlando, Ignazio Messina e Fabio Giambrone. Anche quest’anno le Acli daranno vita alla manifestazione <«La Staffetta della legalità», che si terrà domenica a partire dalle 8, ora in cui il gruppo ciclistico «Fausto Coppi» partirà da Capaci alla volta di Brancaccio, per unire simbolicamente due luoghi che hanno segnato la rivolta dei siciliani contro la mafia.

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