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Centro di Accoglienza Padre Nostro - ETS
Fondato dal Beato Giuseppe Puglisi il 16 luglio 1991. Eretto in ente morale con D.M. del 22.09.1999
Centro di Accoglienza Padre Nostro Onlus

A Brancaccio un Centro antiviolenza di genere

Firmato l'accordo con il Comune di Palermo

data articolo 25/11/2014 autore Maurizio Artale categoria articolo PROGETTI
 
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A Brancaccio un Centro antiviolenza di genere
A Brancaccio un Centro antiviolenza di genere
Il Centro di Accoglienza Padre Nostro attiva un altro servizio nel solco lasciato dal Beato Giuseppe Puglisi. un luogo dove le donne vittime di violenza possono trovare accoglienza, supporto fisico e psicologico. Di seguito riportiamo il comunicato stampa rilasciato dal Comune di Palermo. In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, oggi, il Settore della Cittadinanza sociale del Comune di Palermo, l’Associazione Centro di Accoglienza Padre Nostro, l’Associazione Ziggurat e l’Associazione Arcobaleno, hanno firmato un contratto per la gestione dell’intervento 19 “Contrasto alla violenza sessuale e di genere” del piano Infanzia e Adolescenza della Legge 285/97, con un costo di circa 70.000 euro. Il Progetto, dal titolo “P.A.R.I. - Progetto per l’Accoglienza delle differenze di genere e la promozione delle Relazioni Interpersonali” è stato redatto in co-progettazione col Ministero della Giustizia e mira a creare un centro specializzato nella prevenzione e nel contrasto della violenza e della prevaricazione sessuale, che favorire l’integrazione dei diversi interventi e che rappresenti un punto di riferimento per i diversi servizi e i professionisti che operano sul territorio in tale ambito. Il centro avrà sede in via San Ciro a Brancaccio. “Ancora una volta – ha detto il sindaco Leoluca Orlando - l’Amministrazione Comunale, unendo le sue forze con le associazioni del Terzo Settore si è dimostrata sensibile verso il gravoso problema della violenza sulle donne attraverso la costruzione di progettualità che rafforzano il territorio." Per l'assessora Agnese Ciulla "la firma di oggi permette di aggiungere un ulteriore tassello al lavoro svolto dall'Amministrazione in ottica di rete per il contrasto e la prevenzione della violenza, con un modello virtuoso di collaborazione fra pubblico e privato sociale."

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