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Ancora un raid con furti al centro Puglisi

Brancaccio. Rubate attrezzature e stampanti

data articolo 26/05/2012 autore Giornale di Sicilia categoria articolo RASSEGNA
 
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Articolo del Giornale di Sicilia
Articolo del Giornale di Sicilia
A Brancaccio l’hanno fatto di nuovo, hanno rubato e vandalizzato un luogo destinato alla crescita sana dei bambini. Proprio all’indomani delle manifestazione per ricordare i vent’anni della strage di Capaci, quasi a volere lanciare un messaggio ben preciso, hanno derubato il centro polivalente sportivo aperto un anno fa. «Chi ha divelto quelle porte e rubato sembra dirci: “Voi gridate, sfilate in cortei umani. Noi vi diciamo che siamo ancora qui e che controlliamo il territorio”» afferma il presidente del Centro Padre Nostro, Maurizio Atale. La scorsa notte, qualcuno è entrato nel centro polivalente «Padre Pino Pugliesi & Padre Massimeliano Kolbe», inaugurato il 31 maggio 2011, e ha scardinato porte e finestre, ha frugato nei cassetti, ha rubato una stampante–fotocopiatrice, un decespugliatore, un tagliaerba, una cassetta degli attrezzi, materiale di cancelleria, una webcam e anche lo scudetto del Palermo donato ai bambini della società Palermo calcio. «Questo centro è stato voluto fortemente dal parroco di Brancaccio ucciso dalla mafia e a custodirlo non sono bastati neanche gli ex Pip affidati al C entro Padre Nostro dalla Regione siciliana» si rammarica Artale, che il 23 maggio aveva portato trenta adolescenti e voltari sugli salti dello stadio Barbera per la Partita del cuore e gridare «no» alla mafia. Poi si svolge al nuovo sindaco: «Ti prego di continuare l’opera di normalizzazione iniziata dal Servo di Dio padre Pino Pugliesi, riprendi il discorso interrotto nel 2000 con i bambini di Brancaccio, che per conoscere la normalità tu portasti nella tranquillissima Svizzera presso il Kinderdof Pestalozzi».

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