Il 26 e 27 novembre a Palermo, come gią sta avvenendo in altra parti d'Italia, si incontreranno circa 50 Movimenti Civici dell'Isola per dare vita ad una Costituente. Due giornate presso l'Aula Magna della Facoltą di Economia dell'Universitą per dire della speranza e delle attese del Popolo Siciliano, delle opportunitą e delle risorse, degli sprechi. Una profonda crisi strutturale e di valori investe il Paese, ma la politica dei Partiti reagisce con autoreferenzialitą, personalismi, localismi. Cadute le ideologie, i partiti hanno perso ideazione e valori di riferimento, e si presentano come soggetti fluidi che si disgregano e ricompattano secondo una logica di pura sopravvivenza. La societą civile, privata del diritto di cittadinanza e di partecipazione democratica, vede la politica estranea, opprimente, demagogica e senz'anima. Movimenti, Gruppi ed Associazioni avvertono il disagio e, pur figli di questo tempo di contraddizioni, vogliono tentare di dare risposte ai problemi quotidiani partendo dai territori, dalle economie locali e dalle esperienze solidali, dal recupero dei valori fondanti il giusto rapporto di reciprocitą tra le persone. Convinti che riscoprire i valori radicati nei territori e la modernitą delle relazioni umane sia la strada maestra per aiutare la "governance" di un processo di globalizzazione che tende altrimenti all'omologazione ed all'assenza di regole, i movimenti civici svolgono azione politica per creare spazio ad una classe dirigente all'altezza delle sfide e consapevole della funzione di servizio, e per convincere le Comunitą locali a riscoprire potenzialitą, risorse e vocazioni territoriali. Animeranno il dibattito per una societą responsabile e solidale i rappresentanti dei movimenti civici aderenti di tutte le province dell'isola. Testimoni dell'evento diversi relatori fra i quali, con il proprio specifico contributo il Prof. Stefano Zamagni, e rappresentanti di movimenti civici di tutta Italia e di Amministrazioni locali rese virtuose dalla partecipazione e corresponsabilitą dei propri cittadini.
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