I servizi di assistenza ai bambini e agli adolescenti, finanziati dal Comune, non saranno sospesi.
Non dovrebbe avere gli effetti temuti dalle associazioni la sentenza del Tar che, accogliendo il ricorso del Centro Padre Nostro contro l’utilizzo della proroga per lo svolgimento di progetti di educazione domiciliare, mediazione penale, sostegno dei minori a rischio e accoglienza della prima infanzia, rischiava di mandare in tilt i servizi attivi da anni in città.
‹‹La sentenza non annulla i contratti stipulati, quindi cercheremo di accelerare al massimo l’affidamento dei nuovi servizi, secondo quanto stabilisce il nuovo bando per il 2012, che scadrà il prossimo 8 agosto››, garantisce l’assessore comunale alle Politiche sociali, Raoul Russo, che ieri ha indetto una riunione con i tecnici dell’assessorato e l’Avvocatura comunale.
Visto l’imminente espletamento della nuova gara, il Comune non intenderebbe neanche ricorrere al Cga contro la sentenza di primo grado, ma Russo ammette: ‹‹L’unico vero errore, come anche dice la sentenza, è stato non prevedere l’utilizzo del regime di proroga all’interno del bando nel 2008, cosa che abbiamo corretto nel nuovo bando››.
In palio, per il nuovo anno, ci sono 2.825.00 euro della legge del 1997, di cui circa la metà per i servizi per l’infanzia e il resto per finanziare i centri aggregativi giovanili.
‹‹E’ una vittoria di Pirro – aggiunge l’assessore Russo, rispondendo alle dichiarazioni del presidente del Centro Padre Nostro, Maurizio Artale – I servizi resteranno attivi fino alla prossima assegnazione, che avverrà tra settembre e ottobre. Dispiace che questo ricorso sia stato fatto da una struttura su cui il Comune ha investito grandi risorse e che negli anni ha usufruito di proroghe. Le aveva chieste anche nel 2009, quando scoppiò il caso della chiusura dei centri aggregativi, ma era impossibile concederle perché era scaduto il triennio››.
Alessandra Turrisi
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