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Centro di Accoglienza Padre Nostro - ETS
Fondato dal Beato Giuseppe Puglisi il 16 luglio 1991. Eretto in ente morale con D.M. del 22.09.1999
Centro di Accoglienza Padre Nostro Onlus

50 anni di fedeltà a Cristo

data articolo 30/06/2010 autore Maurizio Artale categoria articolo COMUNICATI
 
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Padre Giuseppe Puglisi e’ stato parroco nel quartiere dove è nato, a Palermo, Brancaccio. Ordinato parroco nel 1960 da Ernesto Ruffini, Cardinale di Palermo. Nel 1970 Padre Puglisi diventa parroco di Godrano, un paesino alle porte di Palermo a forte contaminazione criminale, riuscirà nella enorme impresa di mettere d’accordo due famiglie in lotta e a far finire di fatto una faida in corso. Fino al 1990 e’ attivo autore di diverse iniziative ricoprendo numerosi incarichi, presso l’azione cattolica e come insegnante in varie scuole di Palermo. Proprio nel 90 viene designato parroco a Brancaccio, un quartiere difficile ,in cui Padre Puglisi si mette alacremente al lavoro. Le sue numerose iniziative e l’apertura del Centro Padre Nostro gli costano numerose minacce da parte dei capimafia della zona, i fratelli Graviano , irritati soprattutto dal suo continuo parlare contro la mafia. Il 15 settembre 1993, quattro killer lo attendono sotto casa, due di loro , Salvatore Grigoli e Gaspare Spatuzza, lo fermarono e il primo, racconterà ai magistrati, dopo essersi pentito che Spatuzza lo prese per un braccio sussurrando “padre, questa è una rapina ” a cui Don Puglisi risponderà con un sorriso e un enigmatico “me lo aspettavo”, mentre Grigoli, a quanto pare non visto, gli sparò alla nuca. La vicenda di Padre Puglisi lascerà particolarmente sconvolto Grigoli, che intraprenderà una vero e proprio profondo pentimento, ma anche Spatuzza non restò immune dall’episodio e si pentirà 16 anni dopo. Parliamo di Killer che avevano all’attivo una quarantina di omicidi. Le dichiarazioni di Grigoli e quelle di Spatuzza sono costante a entrambi l’ergastolo, come anche ai Fratelli Graviano e altri ideatori dell’omicidio. Alcune teorie girano intorno al vero motivo dell’uccisione. Tolta la diffamazione che si provò a imbastire facendo passare Padre Puglisi per un prete pedofilo e chiacchierato, i veri motivi risiedevano ,tanto da suscitare le ire dei boss. Quest’anno in preparazione del 50° anniversario dell’ordinazione sacerdotale di Padre Pino Puglisi (02/07/1960 - 02/07/10), l’Arcidiocesi di Palermo, per volontà del suo Arcivescovo Mons. Paolo Romeo, ha voluto ricordare Padre Pino Puglisi con una tavola rotonda dal titolo: “P. Pino Puglisi…quale pastorale?” svoltosi presso l’auditorium S. Salvatore e con l’assemblea presbiterale dal titolo “ P. Pino Puglisi…con gli occhi nostri”, presso la parrocchia Maria S.S. del Divino amore in San Gaetano che fu’ di Padre Pino Puglisi. Dalle testimonianze e dalle relazioni di questi due momenti, sono venute fuori alcuni aspetti della figura di Puglisi ; l’aspetto del sacerdote –educatore , la sua capacità di ascoltare i giovani, la capacità di donarsi in maniera profetica attraverso il Centro Padre Nostro , ai poveri della sua Parrocchia. Il Centro Padre Nostro per lui diventa strumento di contatto con la gente , incarna la diaconia della chiesa , è il luogo dove Cristo incontra i suoi figli prediletti, dove Egli si fà Pane. Puglisi diceva e insegnava ai suoi giovani: “A queste persone noi dobbiamo portare Pane e Vangelo un vangelo disincarnato perde la sua efficacia, fallisce il suo obbiettivo che e’ quello di portare a Dio tutta l’umanità. Puglisi dona quel farsi pane del Cristo ai poveri ed egli che lo ha voluto imitare sino alla fine, si fa olocausto per la sua gente, si consegna alla mafia per i suoi poveri e prima di morire regala un sorriso al suo killer che non servirà a disarmare la mano omicida di Grigoli ma farà di più, lo redimerà consegnandolo come uomo nuovo a Dio suo creatore. Il primo miracolo che fa Puglisi è quello di far ricongiungere la creatura (Salvatore Grigoli, assassino di P. Puglisi) al suo creatore, Dio. Una testimonianza cosi forte cosi tangibile incarnata nel Primo sacerdote, Cristo, diventa sequela per tutti gli aspiranti sacerdoti che dovranno portare linfa nuova e dinamismo nella chiesa del terzo millennio. Oggi la chiesa , deve saper cogliere il messaggio di Puglisi e riconoscere ciò a cui la gente di Brancaccio crede e cioè che il loro Parroco è morto da vero Martire.

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