Operatori, volontari, amici del Centro Padre Nostro
Chi come noi vive ogni giorno accanto alle sofferenze mute della povera gente, cerca di trovare le parole giuste per alleviare le loro pene, li cerchiamo nella nostra mente, nel nostro vocabolario, nel nostro cuore ma nessuna di essa sembra manifestargli il progetto di Dio che ha per loro per ognuno di noi.
Se sapessimo veramente, se avessimo veramente la percezione del grande dono che Dio ci ha dato…tante cose non li faremmo accadere.
È solo una la Parola che può sanare ferite insanabili, è la parola di Dio incarnata nel Cristo Risorto, quella Parola che prima ha dovuto patire la sofferenza, l'umiliazione, la morte prima di diventare sacramento per la nostra salvezza.
Preghiamo Dio affinché spiri in noi la sua Parola da porgere ai nostri fratelli ma che prima deve vivificare la fede che è in noi, altrimenti loro non la riconosceranno e guai a noi se attraverso la nostra vita, la nostra testimonianza gettassimo nello sconforto i "piccoli", i poveri del Signore.
"Il Signore Dio mi ha dato una lingua da discepolo, perché io sappia indirizzare una parola allo sfiduciato" (Isaia 50, 4-7).
Giunga a voi il mio più sincero augurio affinché il Cristo risorto sostenga i vostri e miei instabili passi.
Maurizio Artale
Presidente
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