di Margherita Ingoglia -
“La gente Cola pisci lu chiamava, che comi un pisci sempri a mari stava, d’unni vinia nuddu lu sapia forsi era figghiu di Nettunnu diu…” inizia così la famosa leggenda di Colapesce , il pescatore siciliano dotato di forza possente e spirito di abnegazione che si getta nei mari della Sicilia per sorreggere l’isola ed evitare che la terra sprofondi nelle acque. Un testo che porta con se una metafora di forza e coraggio, riproposta nell’ambito del progetto “Protect” presentato sabato scorso, in occasione della festività dei morti, al carcere Pagliarelli di Palermo. <...>
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