Prima cocci di vetro sparsi per terra, poi il furto del contatore della luce. Non c’è pace per il centro di accoglienza ‹‹Padre Nostro›› di Brancaccio che, dopo il grave furto della settimana scorsa, ha dovuto subire l’ennesimo danneggiamento, questa volta contro il campo di calcetto 3P (le tre P sono le iniziali di padre Pino Puglisi) di via Salvatore Cappello, che dovrebbe essere inaugurato il prossimo 10 settembre, durante la manifestazioni in ricordo dell’assassinio di don Pino Puglisi, fondatore del centro e che sarà presto beato. Ieri mattina gli operatori hanno trovato sparse in tutto il campo di calcetto, la cui pavimentazione è ancora in costruzione, bottiglie di vetro rotte, ‹‹che indubbiamente costituiscono elemento di disagio e pericolo››, afferma il presidente del centro, Maurizio Artale. E nella notte è stato rubato il contatore dell’Enel. “Continuano a non esserci parole per commentare”, ha detto Artale, che pochi giorni fa non aveva nascosto la sua esasperazione anche perché non sono stati finora individuati i colpevoli di nessuna delle molte intimidazioni subite dalla struttura che continua a operare a Brancaccio, personaggi che Artale continua a definire “i soliti ignoti”. ‹‹A questo punto – aggiunge il presidente del centro – si tratta di una sfida aperta di “4 ragazzetti” contro lo Stato››. Proprio la scorsa settimana erano stati smontati gli infissi esterni e interni del centro polivalente sportivo dedicato a don Puglisi e a padre Kolbe, in via San Ciro, dove ieri qualcuno ha cercato di introdursi di nuovo, forzando la porta del bagno. Un ennesimo raid che aveva fatto ipotizzare anche l’intenzione di gettare la spugna e andare via. Alessandra Turrisi

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