L’ombra della chiusura dei centri giovanili torna minacciosa sui quartieri più a rischio, a meno di un anno dal precedente stop causato da problemi finanziari. A lanciare l’allarme, in occasione della Maratona di Palermo, è il referente del Terzo settore del gruppo interistituzionale per la legge 285, Giuseppe Mattina . «Il Comune ci ha informato che alla scadenza delle convenzioni previste per dicembre – gennaio sospenderà i servizi – spiega Mattina - senza prevedere alcuna proroga in attesa dell’esito del bando per la nuova annualità. Una prospettiva che priverebbe oltre 2.000 bambini di queiserviziche in questi mesi li hanno accolti».
I 27 centri interessatisono sul piededi guerra. Questa volta non mancano i soldi,il problema è legato a un divieto dell’Ufficio contratti del Comune e del dirigente delle Attività socio-assistenziali, Daniela Rimedio, di prorogare le convenzioni, perché si violerebbe la norma sugli appalti. L’articolo 57 del Codicedei contratti pubblici (legge 163 del 2006), infatti, consente la proroga solo se il bando prevedela continuità, la durata e l’importo. Poiché il bandoper il 2011 parla solo di una generica possibilità di proroga, gli uffici hanno applicato in maniera restrittiva la norma, anche sulla base di sentenze come quella che dà ragione al Centro Padre Nostro. Gli enti sostengono che ci sono soluzioni alternative, che il bando prevede la prorogabilità della convenzione (cosa che sottolinea anche il presidente del Centro Padre Nostro,Maurizio Artale). Anche l’assessore comunale alle Attivitàsociali,Roul Russo, è al lorofianco ein unadirettiva chiede «di voler perseguire tutte lepossibili soluzioni».
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