L’ha voluto fortemente, ha impiegato tutte le sue forze per realizzarlo perché la sua missione era di aiutare i giovani e farli vivere nella legalità. Oggi, il suo obiettivo è stato portato avanti. Da lunedì, prendono il via le attività ludico-ricreative del centro polivalente sportivo Padre Pino Puglisi e Padre Massimiliano Kolbe a Brancaccio, realizzato con il co-finanziamento del centro di accoglienza Padre Nostro Onlus ed inaugurato il 31 maggio scorso. Tornei di calcio, pallavolo, basket, bocce e numerose altre iniziative daranno la possibilità ai bambini della città e alle loro famiglie di trascorrere il tempo libero tra una sfida sportiva e una passeggiata tra i viali della struttura circondata dagli alberi di limone. Una giornata ricca di sport e musica, ieri, per festeggiare il riavvio del centro che ha coinciso anche con il 20° anniversario della fondazione del centro di accoglienza Padre Nostro. C’è chi si dondolava sull’altalena, c’è chi invece ha preferito sfidarsi a pallavolo con i volontari dell’associazione che guidano le attività. “ Lavorare nel sociale- ha spiegato Mariangela D’Aleo, referente dell’associazione Onlus-è impegnativo, ma formativo sia a livello professionale che umano. È un onore potere aiutare le persone che hanno bisogno di sostegno e noi volontari lo facciamo ogni giorno sia con l’accoglienza e l’ascolto che organizzando attività che possano formarli”. Con i volontari, sui campi da gioco è sceso in pantaloncini e scarpe da tennis anche il presidente del centro Maurizio Artale, che ha sfidato i ragazzi ad un match di bocce. “Un traguardo importante per Brancaccio- ha detto- ma anche per gli altri quartieri della città. Abbiamo ridato una perla al territorio e speriamo- continua Artale- che il bello possa educare la gente”. Durante la festa, i più piccoli hanno partecipato al laboratorio la “Villa delle Meraviglie” per il progetto “ Prendiamoci per mano”, finanziato dal Comune. Tra questi Maskim Cannatella, un bimbo russo di cinque anni adottato tre anni fa, accompagnato dalla madre Gabriella Candido che ha manifestato l’importanza di attività di questo tipo per l’armonico sviluppo della personalità del bambino e per la sua integrazione. “Maksim è entusiasta-dice, accennando un timido sorriso-di vivere quest’esperienza. Ama il disegno e adora dipingere. Il volontario Marco, chiamato da tutti “albero”- continua Gabriella- è ormai diventato il suo migliore amico. Antonella Rizzuto
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