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Centro di Accoglienza Padre Nostro - ETS
Fondato dal Beato Giuseppe Puglisi il 16 luglio 1991. Eretto in ente morale con D.M. del 22.09.1999
Centro di Accoglienza Padre Nostro Onlus

Mediatori culturali, otto associazioni aprono sportello per migranti

Grazie al progetto Medina nasce l’Ufficio per la mediazione interculturale e accoglienza per gli immigrati. Opererà nell’ambito del servizio sociale, sanitario, scolastico e giudiziario

data articolo 22/04/2011 autore Redattore Sociale categoria articolo RASSEGNA
 
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Articolo di Redattore Sociale
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PALERMO – Otto associazioni si attivano attraverso il progetto Medina per la nascita dell’Ufficio per la mediazione interculturale e accoglienza per gli immigrati. I mediatori interculturali opereranno nell’ambito del servizio sociale, sanitario, scolastico e giudiziario -che hanno una maggiore affluenza di immigrati -attraverso un sistema di interventi “a chiamata” che permetterà di rispondere alle varie urgenze delle aree. “L’Ufficio nasce dalla lettura del panorama socio-demografico del Distretto 42 – specifica il progetto -, che vede oggi una presenza massiccia della comunità immigrata che trova nelle loro radici ancora motivi di esclusione sociale. Infatti obiettivo generale dell’ufficio è quello della rimozione degli ostacoli e difficoltà culturali, relazionali e linguistico –comunicative”. Il progetto si avvale della presenza di 15 mediatori interculturali la cui attività è orientata a facilitare l’incontro e la relazione tra gli individui di minoranza etnica e le persone autoctone, agevolando i processi di reciproca decodificazione culturale delle norme implicite ed esplicite che regolano le relazioni sociali e la vita istituzionale. Il progetto, che rientra nell’azione 11 del piano di zona DSS 42 con Comune di Palermo capofila, è finanziato con i fondi della Legge 328/00 "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali". Il comune di Palermo con tale progetto ha voluto riconoscere i principi sanciti dal d.lgs del 25 luglio 1998 n.286 avente ad oggetto “Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina della immigrazione e norme sulla condizione dello straniero” promuovendo la non discriminazione, il rispetto delle diversità culturali, religiose e linguistiche, la valorizzazione della persona, il valore della libertà in favore della comunità immigrata del Distretto Socio Sanitario 42. Al progetto partecipa l’Associazione Temporanea di Scopo composta dalle associazioni: Apriti Cuore onlus come capofila, Centro Astalli Palermo onlus, l’associazione Interculturale Narramondi onlus, il Centro di Accoglienza Padre Nostro onlus, l’associazione culturale Ziggurat, l’associazione Santa Chiara, il Centro Internazionale delle Culture Ubuntu, l’associazione Gruppo Sali. La sede del progetto MED.IN.A. Ufficio per la Mediazione Interculturale si trova a Palermo in piazza dell’Origlione n°18. La presentazione del progetto, prevista per questa mattina nella Sala delle Carrozze di Villa Niscemi, non è avvenuta nella sede comunale ma nello spazio esterno, fuori a Villa Niscemi, a causa dell’arrivo di alcuni manifestanti. “Questo progetto, inserito nel Piano di zona, dimostra l’attenzione ai problemi della popolazione immigrata della città – afferma l’assessore alle attività sociali Raoul Russo. Attenzione che verrà resa principalmente dal grande lavoro di coordinamento e di rete delle associazioni coinvolte”. “Abbiamo volutamente formato l’associazione temporanea di scopo – sottolinea Lucia Lauro, vicepresidente dell’associazione Apriti Cuore -proprio per attivare un importante lavoro di rete che vede coinvolte, non soltanto le grosse organizzazione ma anche le piccole realtà che, da parecchio tempo, operano bene, cercando di rispondere ai principali bisogni del territorio”. “Tra le iniziative che portiamo avanti c’è la scuola popolare per il conseguimento della terza media in collaborazione con la scuola Impastato -sottolinea Claudio Arestivo di Ubuntu, che opera nell'ambito del progetto Medina nell'area sanitaria con lo sportello sanitario pediatrico -. Un servizio che portiamo avanti gratuitamente con l’aiuto dei docenti volontari della scuola a vantaggio degli immigrati che intendono conseguire un titolo di studio ma anche degli autoctoni in situazioni più svantaggiate”. Serena Termini

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