ROSETO. Matteo ha sette anni. Quello con cui lo chiamiamo è un nome di fantasia, ma la sua storia ha tutto il sapore della vita vera. Ed è una delle storie di passione e speranza a cui ha dato voce l’ultima edizione del premio Borsellino, terminata sabato scorso, e curata da Leonardo Nodari, che è riuscito a portare in Abruzzo i grandi nomi della lotta alla mafia. I giornalisti e scrittori Saviano, Abbate, Palazzolo, i giudici Ingroia, Gratteri, Di Landro, il presidente della commissione antimafia Pisanu, e molti altri. In tutto circa 150 ospiti per 80 incontri. <...>
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