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COMMEMORAZIONI. A 17 anni dall’omicidio Don Pino “Rivive”

Cineforum per i detenuti e la solidarietà al carcere “Pagliarelli”. Alla presenza dell’attore Dighero. Che interpretò Padre Puglisi

data articolo 24/09/2010 autore Centonove categoria articolo RASSEGNA
 
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Articolo di Centonove
Articolo di Centonove

PALERMO. Una commemorazione per rilanciare la cultura del coraggio verso la legalità, insieme alla speranza di normalità di tanti detenuti.
Il diciassettesimo anniversario dell'uccisione di Padre PinoPuglisi, il parroco di Brancaccio, che ha pagato con la vita pur di indirizzare verso un percorso di legalità gli abitanti del popoloso quartiere palermitano, ha avuto il suo apice nel teatro della casa circondariale "Pagliarelli" quando, alla presenza del Provveditore dell'amministrazione penitenziaria Grazio Faramo, è stato proiettato il film-tv "Mille giorni a Brancaccio" che racconta la vita e l'opera di padre Puglisi.
Alla proiezione hanno partecipato anche il regista Gianfranco Albano e l'attore Ugo Dighero, il quale ha interpretato la figura del sacerdote ucciso per mano mafiosa nel giorno del suo 56° compleanno a motivo del suo costante impegno evangelico e sociale. Dighero racconta il modo in cui si sforzò di immedesimarsi nell'imitazione cinematografica di Don Puglisi.
"Ho cercato di far trasparire la dolcezza di padre Puglisi - racconta Dighero - il modo in cui parlava ai giovani anche se è difficile interpretare il suo coraggio assoluto; ogni volta che rivedo il film mi commuovo pensando all'immane sacrifìcio di quest'uomo". Ma è cambiato qualcosa, secondo lei, a Brancaccio dopo l'uccisione del parroco? "La realtà è allarmante, ma tutti noi nel nostro piccolo dobbiamo dare il contributo per cambiare le cose. E' troppo facile dire dividiamo il mondo in buoni e cattivi; di eroi c’è ne sono uno su un milione, ma gli altri hanno il dovere di fare qualcosa; anche un piccolo gesto può contribuire al cambiamento".
In occasione della proiezione, la direzione della Casa Circondariale ha fatto partecipare alcuni detenuti (circa 250) permettendo loro di godere di qualche ora di socialità ed allo stesso tempo di riflettere sul sacrificio del parroco palermitano; l'importanza sociale dell'iniziativa è stata evidenziata anche dal provveditore Faramo, che ha sottolineato l'opera di rieducazione che ha la detenzione ed in quest'ottica si inserisce anche il cineforum. "Il carcere - ha detto - deve avere una doppia funzione sociale: da un lato punire chi ha commesso un reato nei confronti della collettività e dall'altro rieducare i detenuti affinchè a fine pena possano reintegrarsi nella società civile con uno spirito ed un animo diverso". La giornata ha rappresentato la chiusura della manifestazione messa in atto dall'associazione di volontariato "Centro Padre Nostro" e della Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia Sicilia in collaborazione con la Casa circondariale "Pagliarelli", diretta da Francesca Vazzana.
In un periodo durante il quale si parla tanto di sovraffollamento delle carceri, di condizioni disumane dei detenuti, i volontari del Centro creato da Padre Pino Puglisi hanno offerto l'opportunità di vivere qualche ora relax a coloro che sono obbligati a stare dietro le sbarre 24 ore su 24. "Nuovissimo Cinemissimo Paradisissimo", è stato il titolo del cineforum organizzato grazie alla disponibilità della direttrice della casa circondariale "Pagliarelli", Francesca Vazzana, ed alla preziosa collaborazione della polizia penitenziaria; dal 9 al 27 agosto nel cortile passeggio del carcere dove i detenuti fruiscono dell'ora d'aria si sono susseguite proiezioni di film con l'unica finalità di regalare due ore di svago a coloro che, sono costretti a vivere reclusi spesso in condizioni disumane; è stato un piccolo segno per cercare di sorridere alla vita, anche soltant o guardando le stelle. Film per lo più comici (Salemme ha vinto su tutti), hanno dato un senso diverso alle serate di queste persone, che grazie ai volontari del "Centro Padre Nostro" e della Conferenza Regionale Volontariato Giustizia Sicilia si sono sentiti veramente al cinema-arena, con la degustazione di un gelato nell'intervallo tra il primo ed il secondo tempo. Il personale di polizia penitenziaria si è impegnato al massimo per permettere a tutti la partecipazione alla manifestazione, garantendo il servizio d'ordine fino alle 23.
E non è stato da meno l'impegno profuso dagli educatori della casa circondariale "Pagliarelli" coordinati da Nicola Sposilo. L'iniziativa ha riscosso il consenso di tutti i detenuti, i quali non hanno lesinato i ringraziamenti sia ai volontari che agli operatori (educatrici, agenti penitenziari) che hanno dedicato l'ultima parte di agosto alla manifestazione; i film sono stati proiettati in tutte e 15 le sezioni al fine di permettere alle persone recluse di godere della manifestazione. Ovviamente tutto ciò non sarebbe stato possibile senza la sensibilità della dottoressa Vazzana, la quale ha sposato subito il progetto promosso dal presidente del Centro Padre Nostro e della Conferenza Regionale Volontariato Giustizia Sicilia, Maurizio Artale, dicendosi altresì pronto a sostenere in futuro altre iniziative di questo tipo che hanno il solo obiettivo di promuovere condizioni di vivibilità per le persone all'interno del penitenziario.

Matteo Stornanti

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