PALERMO. Le celebrazioni per ricordare padre Pino Puglisi, il sacerdote ucciso dalla mafia a Palermo il 15 settembre di 16 anni fa, sono state segnate dall’ennesimo attentato intimidatorio nei confronti del Centro Padre nostro, fondato dal proprio parroco.
Qualcuno l’altra notte si è introdotto nel centro polivalente, in via San Ciro nel quartiere Brancaccio, danneggiando la struttura e rubando alcuni attrezzi da lavoro, «E’ stata scassinata la porta del magazzino – ha detto Maurizio Artale, presidente del centro Padre Nostro -. Non ci sembrava vero ricordare padre Puglisi, senza denunciare un attentato, un’intrusione, un furto».
L’intrusione è avvenuta mentre fervono i preparativi per le manifestazioni organizzate dal centro Padre Nostro per l’anniversario dell’omicidio del prete. «Anche la delinquenza – ha sostenuto Artale – vuol far sapere che ci sono anche loro a Brancaccio oltre alle fulgide figure come padre Puglisi e come gli infaticabili volontari e operatori». Numerosi gli attestati di solidarietà. Per il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, il segno che la strada indicata e percorsa da don Puglisi fosse quella giusta «è testimoniato dal fatto che si debba registrare proprio oggi un ennesimo attentato a uno dei frutti più concreti del suo lavoro». Oggi nella cattedrale, l’arcivescovo Paolo Romeo celebrerà la Messa alle 18, alla quale parteciperà il presidente del Senato Schifani.
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