Il Centro Padre Nostro, fondato da padre Pino Puglisi, assassinato dalla mafia nel 1993, è stato ancora una volta preso di mira dai vandali. Ieri mattina qualcuno ha cercato di forzare le serrature delle due porte d'ingresso, rompendo le maniglie e mettendo fuori uso il citofono, l'impianto antincendio e parte dell' impianto elettrico. I danni ammontano a circa duemila euro. Si tratta del secondo episodio nell' arco di due settimane: lo scorso 2 febbraio un gruppo di ragazzi aveva lanciato sassi contro la struttura rompendo otto finestre, due plafoniere che illuminavano la strada, l' impianto d' allarme e quello antincendio. «Negli ultimi due mesi - dice Maurizio Artale, storico animatore del centro di via Brancaccio - si vedono sempre più spesso gruppetti di ragazzi che marinano la scuola e si danno ad atti vandalici. Chiediamo ai presidi di segnalare ai genitori prima e alle autorità poi assenze prolungate e ingiustificate di quei ragazzi che già sappiamo soffrire la frequenza scolastica». Artale assicura che il centro proseguirà le sue attività: «Siamo impegnati in modo particolare per arginare la dispersione. È attivo un corso di preparazione alla licenza media frequentato da venti ragazzi che non frequentano da tempo le aule scolastiche, e poi il doposcuola per elementari, medie e superiori». Sui due raid indagano i carabinieri. Ieri mattina un sopralluogo degli esperti della Scientifica ha individuato tracce utili, che potrebbero portare presto all' identificazione degli autori delle scorribande.
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