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LA MARCIA DI PREGHIERA. Tutti in corteo per i valori della giustizia e della legalità i giovani sono arrivati dal resto dell’Italia per lanciare un messaggio di speranza

Tremila fiaccole accese per la pace

data articolo 02/01/2009 autore Giornale di Sicilia categoria articolo RASSEGNA
 
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Articolo del Giornale di Sicilia
Articolo del Giornale di Sicilia
Una marcia per testimoniare diffondere e esprimere il messaggio della pace, un raduno di gente arrivata a Palermo da tutta l'Italia e mossa dalla coscienza civile. Una moltitudine di gente che per strada con una fiaccola in mano non ha voluto smettere di lanciare il proprio messaggio. Un ultimo giorno dell'anno particolare per tremila persone che hanno camminato assieme per le vie di Palermo, attraversando luoghi di morte e di speranza, fino a raggiungere la cattedrale. Più della metà sono giovani. «Vengo da Ivrea. -dice una ragazza. È la quinta volta che partecipo alla marcia per la pace". Un viaggio affrontato con un obiettivo: «Manifestare con la propria vita quello in cui crede». Tra le persone in corteo ci sono scout, gruppi religiosi e ragazzi dal colore delle pelle diverso, che si tengono per mano, che hanno deciso di disertare locali e cene per riunirsi e pregare insieme. La preghiera ecumenica, infatti, sostiene l'Arcivescovo di Palermo, Paolo Romeo, è «uno strumento per abbattere le barriere invisibili che si creano anche fra uomini di buona volontà». Sul palco, allestito all'istituto Volta, cinque esponenti di altrettante confessioni religiose diverse, che hanno pregato assieme in segno di comunione tra i differenti credi. La quarantunesima edizione della marcia ha preso il via da un luogo simbolo: piazza Anita Garibaldi. Lì nel '93 fu ucciso padre Puglisi. Con canti e preghiere i partecipanti hanno animato la piazza quasi abbandonata dai residenti. Una preghiera anche davanti la missione di Biagio Conte che ha ricordato che «i poveri sono frutto della società e che senza attenzione verso di essi non c'è pace». A sottolineare questo binomio è il tema della marcia: «Combattere la povertà, costruire la pace». «Legalità e giustizia - spiega monsignor Valentinetti, presidente dell'associazione Pax Christi -sono le soluzioni per combattere ogni povertà». Per diventare costruttori di pace, invece, sottolinea monsignor Romeo, bisogna cominciare «risanando le divisioni create all'interno delle proprie famiglie». (*FIPAS*)

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