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Bilancio, taglio da 60 milioni a società e onlus Sono 120 gli enti interessati la norma di Cimino cancella fondi pure per musei e sagre.

data articolo 08/10/2008 autore Giornale di Sicilia categoria articolo RASSEGNA
 
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Articolo del Giornale di Sicilia
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PALERMO. L’ultimo taglio del governo regionale è in realtà un colpo di spugna che cancella circa 60 milioni di euro per oltre un centinaia di enti, società e onlus che vivevano dei finanziamenti pubblici. Con una decisione che l’assessore Michele Cimino ha messo per iscritto ieri sera è stata cancellata dal bilancio, che oggi arriva all’Ars in commissione la cosiddetta tabella H. A perdere i finanziamenti sono in tutto 120 fra enti, associazioni, onlus e affinim, musei. Qualche esempio: niente più fondi per società sportive ed eventi collegati (dalla Amatori Catania alla Targa Florio e all’autodromo di Pergusa), per le associazioni culturali (dalla Fiumara d’Arte alle fondazioni Whitaker, Brass Group, Sciascia e Buttitta, dall’Officina di studi mediovali al Centro Pio La Torre). Stop anche agli aiuti per sagre, studi teologici (dal San Paolo di Catania al San Tommaso di Messina), e onlus della sanità (dalla Samot alla Avis). Si fermano anche i contributi per gli orti botanici di Palermo, Messina e Catania, per la scuola di fisica Ettore Majorana, per enti e patronati legati ad agricoltori e artigiani. Stop anche ai fondi per la missione Speranza e carità, per il centro Padre nostro, per il Telefono azzurro e vari enti assistenziali. Ma sono solo alcuni esempi, che si leggono sulla tabella H della Finanziaria 2008. Il senso della norma è bloccare i contributi a pioggia. Spiega Cimino:«Non ci sono fondi nel bilancio per alimentare queste aspettative. Per questo un articolo abolisce definitivamente la cosi detta tabella H. E’ l’ora di tagliare anche queste spese. Vedremo poi durante l’esame in aula se c’è qualche caso da recuperare per motivi davvero eccezionali». Il risparmio sarà di 56 milioni. Mentre una trentina ne arriveranno dal taglio dei fondi per le promozioni e le fiere: un’altra norma crea un comitato centrale a Palazzo d’Orleans con i membri degli assessorati Bilancio, Beni culturali, Turismo e Cooperazione che gestiranno un budget ridotto. Gia. Pi.

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