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Una nuova sensibilità sta fiorendo in questo quartiere

Io PENSO CHE…A proposito di Brancaccio…DI DON GOLESANO*

data articolo 15/09/2008 autore Giornale di Sicilia categoria articolo RASSEGNA
 
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Articolo del Giornale di Sicilia
Articolo del Giornale di Sicilia
La celebrazione del 15° anniversario dell’assassinio di P.Puglisi, sarà un’ennesima occasione per accendere le luci sul quartiere tra i più «famosi» della città. Durante questi 15 anni, con diversi temi e con opportune riflessioni è stata messa in luce la ricca personalità di P.Puglisi, il suo pensiero, la sua opera, la sua mente e il suo cuore. Forse un aspetto non e stato sufficientemente messo in risalto: il servizio pastorale reso da P.Puglisi alle famiglie di Brancaccio. Ed è proprio alle famiglie di Brancaccio che vorrei dedicare questa mia ulteriore riflessione. Proprio queste famiglie, sono sfuggite a quelle puntuali analisi che hanno fatto di brancaccio un luogo nel quale si concentra tutto il male e il disagio sociale: povertà, emarginazione, spaccio e mafia: un vero e proprio quartiere residenziale della malavita organizzata e mafiosa. Una fama cosi sapientemente diffusa che persino i tour operator, hanno messo Brancaccio nei loro itinerari turistici. Povera Brancaccio! C’è chi viene a vedere le tue ferite, le tue piaghe profonde, ma non è riuscita a vedere il tuo cuore. E’ poco conosciuta la tua grande voglia di riscatto, l’ostinazione con la quale ogni giorno, nella fatica e nel sudore di una dura giornata, riesci a procurarti un pezzo di pane negato, a volte, da un sistema sociale che ha pensato più ai “numeri” che alle “persone”. Oggi, desidero manifestare un forte sentimento di simpatia, di amicizia e di amore alle famiglie di Brancaccio, proprio a quelle a cui P.Puglisi aveva desiderato portare il Vangelo della speranza. La mafia non gli ha dato il tempo di avviare la sua opera, ma questo non vuol dire che il suo sacrificio e la sua morte sono stati inutili. C’è una nuova sensibilità che sta fiorendo a Brancaccio e questa nuova speranza si può raccogliere nella presenza dei bambini, dei ragazzi, veri eredi di P.Puglisi. Attraverso di loro le famiglie si sono riavvicinate alla comunità parrocchiale e con la loro vivacità e gioia hanno ridato qualità e spessore a tutti i nostri progetti. La comunità si va rinnovando e ciò e testimoniato dalle nuove famiglie che hanno aderito al progetto pastorale della parrocchia. I tantissimi giovani che si sono preparati al matrimonio e al sacramento della cresima portano con la loro vita la testimonianza di una Brancaccio diversa e più vivibile. Probabilmente l’avere messo in luce le ombre di Brancaccio, non ha permesso di vedere le tante luci che sono la sua ricchezza e il suo futuro. Sono cosi consapevole del valore di questa realtà, che posso dire senza alcun dubbio che il ministero pastorale svolto a Brancaccio ha arricchito notevolmente il mio sacerdozio. Ho voluto mantenere nella mia vita uno stile di semplicità e di povertà per onorare la sofferenza, la povertà per onorare la sofferenza, la povertà e i bisogni della gente di Brancaccio. Credo che in questi 15 anni, a Brancaccio, il seme di Puglisi ha attecchito cosi bene che chiunque sarà mandato dal Signore, potrà lavorare e con profitto in questa splendida vigna del Signore. Un ultimo pensiero. Ho assistito in questi anni ad una discreta parcellizzazione di P.Puglisi, come se P.Puglisi potesse diventare “proprietà” di qualcuno. P. Puglisi appartiene anzitutto alla sua Chiesa di “Palermo, al suo Presbiteri, alla Chiesa intera, a tutta l’umanità. Ma in modo particolare alle famiglie di Brancaccio, che devono imparare a considerarsi eredi spirituali di P.Puglisi. E’ stato e sarà un lavoro difficile, ma è su questa strada, insieme alle famiglie di Brancaccio che si dovrà elaborare una nuova strategia pastorale e sociale. P.Puglisi sta, ormai, dinanzi a ciascuno di noi e chiunque, nella propria esperienza quotidiana, potrà realizzare il Suo testamento “e se ognuno fa qualcosa” e diventare erede e continuatore dell’opera di P.Puglisi. Che cosa rimane allora dell’opera di P.Puglisi? Una intuizione sociale e pastorale molto interessante: “Se ognuno fa qualcosa”, è stato il tema di P.Puglisi e può diventare il compito di ciascuno di noi. *Parroco della chiesa di San Gaetano a Brancaccio

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