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Centro di Accoglienza Padre Nostro - ETS
Fondato dal Beato Giuseppe Puglisi il 16 luglio 1991. Eretto in ente morale con D.M. del 22.09.1999
Centro di Accoglienza Padre Nostro Onlus

L’ANNIVERSARIO. Il serpentone ha raggiunto il cimitero di S.Orsola dove è sepolto il sacerdote

In corteo per ricordare Don Puglisi

data articolo 14/09/2008 autore La Sicilia categoria articolo RASSEGNA
 
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Articolo de La Sicilia
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La voce «rotta», qualche lacrima e molta emozione. Marina Salerno, 20 anni, volontaria del centro Padre Nostro si commuove quando legge, davanti alla tomba di don Pino Puglisi, la poesia che gli ha dedicato nel quindicesimo anniversario della sua morte. «Nessuno sarà mai solo quando cercherà il bene nel cuore degli altri. Chi ama non ha paura di morire», recita Maria, ma a parlare è come se fosse in prima persona il parroco di Brancaccio. Chiara, invece, ha solo 15 anni. «Io non ho conosciuto Giuseppe Puglisi -scrive nella lettera che legge poco prima di Marina -, ma so che non è morto invano perché noi giovani porteremo avanti i suo piccoli insegnamenti». Insieme a loro ieri, circa 200 persone hanno ricordato il sacerdote ucciso dalla mafia, partecipano al corteo che dall’ospedale Policlinico ha raggiunto il cimitero di Sant’Orsola. Ragazzi e ragazze, quasi tutti del centro Padre Nostro, si sono raccolti in preghiera davanti la tonta dove il religioso è stato seppellito. C’è pure chi, come Alessandro Bartolini e venuto dalla Toscana. Tutti i partecipanti poi hanno donato un fiore margherite gialle e settembrini. «Erano i suoi preferiti», ricorda una volontaria del centro. Al corteo presente anche Giuseppe Lumia, senatore del Pd: «Padre Puglisi con il suo esempio ha trasmesso valori importanti nella lotta alla mafia. Chi sta indietro è la politica, che nei confronti di Brancaccio è in debito». Sulla stessa lunghezza d’onda Antonio Di Liberto, vicepresidente del centro Padre Nostro: «In questi anni a comunità è cresciuta ma negli ultimi tempi ci sentiamo un pò abbandonati dalle istituzioni. Il rischio è che tutto ciò che di buono si è fatto a Brancaccio possa essere perso. Non vogliamo che cali l’attenzione». Poi con una punta di amarezza aggiunge: «Questi ragazzi sono l’ultima testimonianza e l’ultimo ricordo che rimane di Padre Puglisi. La realtà è che la gente in queste manifestazioni se non è direttamente coinvolta dal centro Padre Nostro non partecipa. La commemorazione del parroco di Brancaccio continuerà oggi e domani con varie iniziative, tra cui la messa solenne in cattedrale celebrata dall’arcivescovo Paolo Romeo. Stasera non si è svolta, però, la tradizionale fiaccolata. Daniele Ditta

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