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Centro di Accoglienza Padre Nostro - ETS
Fondato dal Beato Giuseppe Puglisi il 16 luglio 1991. Eretto in ente morale con D.M. del 22.09.1999
Centro di Accoglienza Padre Nostro Onlus

Sul giorno di padre Puglisi quest’anno polemica aperta

BRANCACCIO. Il parroco don Golesano da un lato, il centro Padre nostro dall’altro. Appello ai Comuni d’Italia: 100 euro ai giovani del quartiere.

data articolo 05/09/2008 autore Giornale di Sicilia categoria articolo RASSEGNA
 
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Articolo del Giornale di Sicilia
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(Al.Tu.) Cosa è rimasto dell’insegnamento di don Giuseppe Puglisi e dell’amore di Cristo che animava la sua azione dì evangelizzazione e di testimonianza?». Mette un grosso punto interrogativo, che assume un suono polemico e critico, don Mario Golesano, parroco di San Gaetano. successore a Brancaccio del sacerdote ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993, alla vigilia delle commemorazioni per il quindicesimo anniversario della scomparsa di «3P», che si caratterizzerà per una serie di iniziative di solidarietà, di preghiera, di partecipazione pubblica, rese amare però da un clima di divisione che si respira fra gli eredi dell’opera avviata da padre Puglisi. Programmi separati, quelli del centro Padre nostro presieduto da Maurizio Artale da un lato e quelli della parrocchia di San Gaetano dall’altro, unificati solo dalla celebrazione in Cattedrale il 15 settembre alle 18.30 con l’arcivescovo Paolo Romeo. Una polemica nata nel 2003 dopo le dimissioni da presidente del «Padre nostro» presentate da don Golesano, in aperto dissenso con la gestione del centro, e mai veramente chiusa, mal grado le commemorazioni comuni organizzate lo scorso anno, Maurizio Artale, che più volte in questi anni ha ribadito il silenzio della chiesa sulle vicende del centro creato da don Puglisi, ha sottolineato come «quest’anno, dopo 15 anni, non si faranno la fiaccolata per le strade di Brancaccio e la veglia in piazza Anita Garibaldi, dove fu ucciso il prete. Entrambi gli appuntamenti sono importanti perché costituiscono un momento di unione e confronto fra la Chiesa e La società civìle.Ho chiesto a padre Golesano, che si è sémpre occupato delle manifestazioni, di fare la veglia in piazza e la fiaccolata, ma lui mi ha risposto di no. Accuse alle quali don Golesano replica dicendo che «il 14settembre, alle 20.45, è in programma una veglia dl. preghiera nella parrocchia di San Gaetano in cui terrà una testimonianza suor Emma Di Ganci, dell’ordine del Bell’Amore», che fu aiutata da don Pino a scoprire la sua, vocazione. Ma l’atteggiamento di don Golesano è fortemente critico: «Non dobbiamo dimenticare che don Puglisi era un prete. Non è scritto da nessuna parte che per fare memoria di un sacerdote si debbano fare passerelle. Noi preferiamo la preghiera». E annuncia l’avvio di un nuovo progetto per i giovani nel quartiere. Un appartamento di circa 280 metri quadrati, in largo Giuliana, confiscato ai boss, diventerà un centro giovanile, gestito dalla Fondazione padre Puglisi. E per finanziare la ristrutturazione don Golesano ha lanciato un appello a tutti i Comuni d’Italia, affinché diano cento euro ai ragazzi di Brancaccio, attraverso il conto corrente 2565.52 Banco di Sicilia, filiale 9, Corso Tukory, 90128 Palermo (Iban 0102004609 000000 256552. Causale «ponte della solidarietà»). Alessandra Turrisi

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