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Centro di Accoglienza Padre Nostro - ETS
Fondato dal Beato Giuseppe Puglisi il 16 luglio 1991. Eretto in ente morale con D.M. del 22.09.1999
Centro di Accoglienza Padre Nostro Onlus

Volontari e parroco divisi sulle celebrazioni. Salta la fiaccolata Scontro in nome di don Puglisi

Maurizio Artale eletto presidente del centro sociale: “Troppi silenzi anche in chiesa”

data articolo 04/09/2008 autore La Repubblica categoria articolo RASSEGNA
 
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Articolo de La Repubblica
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Niente fiaccolata quest’anno a Brancaccio per ricordare il martirio di don Puglisi, la sera del 15 settembre. Niente veglia di preghiera nella piazza Anita Garibaldi dove il killer di Cosa nostra sparò, quindici anni fa. E’ l’ultimo atto di una polemica che ormai dal 2003 avvelena l’eredità del sacerdote martire: da un lato il parroco don Mario Golesano, dall’altro i volontari del centro Padre nostro. Da quando Golesano si è dimesso dalla presidenza del centro le strade degli eredi di don Pino si sono divise. Ognuno con le sue iniziative sociali, le sue commemorazioni. Ma quest’anno è accaduto molto di più. A giugno, i volontari del centro Padre nostro hanno ritenuto che era il momento di votare un presidente. E’ stato eletto Maurizio Artale, storico animatore della struttura, che oggi dice: «Abbiamo spiegato all’arcivescovo Romeo che nel momento in cui a Brancaccio dovesse arrivare un nuovo parroco ci dimetteremo immediatamente perché don Pino aveva scritto nello statuto del centro che il presidente doveva essere proprio il parroco». Artale lancia un appello: Brancaccio è tornata ad essere in una situazione sociale drammatica. Il centro assiste 600 famiglie e sostiene tantissimi giovani in situazioni difficili. L associazione Onlus che porta avanti queste iniziative ha bisogno di un presidente. Tantissime volte, nel passato, abbiamo chiesto alla Curia di provvedere. Ma è arrivata sempre una risposta, bisogna avere pazienza attendere. Ma di tempo a disposizione, a Brancaccio, non ce nè più. In Curia, a seguire l’evoluzione del caso c è il neo vescovo ausiliare, monsignor Carmelo Cuttitta, uno dei ragazzi di don Pino, che ha maturato la sua vocazione sacerdotale proprio grazie al sostegno di Puglisi. Non è davvero facile il compito che gli è stato assegnato dall’arcivescovo. Nelle scorse settimane, il centro Padre nostro ha preparato con la Curia le iniziative per il prossimo anniversario di settembre. Si comincia il 13, con un corteo che partirà dall’ingresso del Policlinico per giungere alla tomba del sacerdote, a Sant’Orsola. Si prosegue con tante iniziative, fino aL 15 settembre, con La messa dell’arcivescovo in cattedrale, alle 18, e un concerto di pianoforte a Brancaccio, alle 21,30. «Avremmo voluto inserire anche la tradizionale fiaccolata -spiega Artale - ma dalla parrocchia è arrivato un no. Francamente, ci siamo rimasti male, perché quello era un segno importante, per il quartiere e la città. In molti hanno dimenticato Brancaccio, fra le istituzioni locali, ma anche nella Chiesa». Di recente, i pesanti tagli al bilancio comunale hanno portato alla chiusura di una delle case famiglia animate dal centro Padre nostro. Brancaccio senza la luce di quelle fiaccole - dice Artale -è davvero un brutto segno. La polemica a distanza prosegue con la prossima festa rionale di San Gaetano: il centro non parteciperà alle iniziative organizzate dalla parrocchia. I cantanti in piazza -dice Artale - non sono davvero la priorità per il quartiere. Don Mario Golesano non replica. Salvo Palazzolo

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