La mafia non c'entrava. Gli alberi segati nell'appezzamento di terra gestito dai volontari del Centro «Padre nostro» non erano stati tagliati dalle organizzazioni mafiose per dare un segnale alla struttura fondata da don Pino Puglisi. Lo aveva ipotizzato il questore Giuseppe Caruso a poche ore dall'episodio e adesso è arrivata la conferma. La polizia ha fatto luce sul taglio di alcuni alberi da frutta, avvenuto lo scorso 6 settembre, in un terreno della borgata periferica di Falsomiele. I poliziotti hanno denunciato un giovane incensurato, di 22 anni, che ha ammesso dì essere l'autore del gesto.
Il ragazzo, che di mestiere fa il giardiniere, ha riferito di avere ricevuto l'autorizzazione a tagliare alcuni alberi, per ricavarne legna, dal proprietario di un fondo agricolo limitrofo al terreno gestito dal Centro, e di avere erroneamente reciso delle altre piante senza rendersi conto che appartenevano all'associazione «Padre Nostro».
Il questore, Giuseppe Caruso, ha sottolineato la tempestività dell'intervento e ha espresso soddisfazione per la conferma delle valutazioni formulate già l'altro ieri, durante un vertice in Prefettura, circa la matrice non mafiosa dell'episodio.
«La mafia - aveva detto Caruso, rispondendo alte domande dei cronisti intervenuti in Prefettura dopo la riunione del Comitato provinciale presieduta dal prefetto Giosuè Marino quando taglia gli alberi per minacciare il proprietario del terreno, e lanciare un chiaro "segnale", lascia i tronchi a terra e non li porta via».
Intanto gli agenti della questura di Palermo, su disposizione del questore Giuseppe Caruso hanno predisposto un' ulteriore intensificazione dei servizi di prevenzione e controllo del territorio nel quartiere di Brancaccio. Il dispositivo di sicurezza si è concretizzato in un pattugliamento continuo nell'arco delle 24 ore e soprattutto durante la fascia oraria notturna realizzato attraverso equipaggi di polizia del Commissariato di zona, dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia. Sei persone sono state denunciate per guida senza patente.
Leone Zingales
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