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Centro di Accoglienza Padre Nostro - ETS
Fondato dal Beato Giuseppe Puglisi il 16 luglio 1991. Eretto in ente morale con D.M. del 22.09.1999
Centro di Accoglienza Padre Nostro Onlus

Centro Padre Nostro, non era mafia gli alberi tagliati da un giardiniere

Dietro il gesto denunciato dai responsabili della struttura nessun messaggio intimidatorio

data articolo 12/09/2007 autore La Repubblica categoria articolo RASSEGNA
 
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Articolo de La Repubblica
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CHISSÀ che paura s'è preso quel povero giardiniere quando ha capito che rischiava por diventare un "picciotto" di Cosa nostra. Lui quegli alberi in uno dei terroni affidati al centro Padre nostro li ha tagliati, ma non voleva intimidire nessuno. Voleva solo fare legna e, peraltro, pensava pure di avere tutte le autorizzazioni, in questo caso quella del proprietario del terreno. Non si era accorto, il giovani; giardiniere, di aver superato i confini della proprietà in cui gli era stato permesso di tagliare alberi e di averne preso a colpi di accetta anche alcuni affidati ai volontari che lavorano al centro intestato a Padre Puglisi. Meno male che lo indagini disposte dal questore di Palermo Giuseppe Caruso sono arrivate subito all'obiettivo. Diversamente la tensione a Brancaccio rischiava di alzarsi ancor di più. Non era la mafia che voleva, ancora una volta, mandare un messaggio ai giovani del centro Padre Nostro alla vigilia del quattordicesimo anniversario dell'omicidio del sacerdote ucciso dalle cosche. Era solo un giovane di 22 anni che voleva fare legna e che ha "confessato" subito da­vanti agli agenti. La polizia, dopo la duplice denuncia dei volontari del centro, che il giorno prima avevano segnalato uno strano incendio di sterco al centro del campetto da calcio dei loro ragazzini, si era mossa subito e da subito aveva pensato che la mafia non c'entrava nulla. Ma Palermo non è città in cui prendere sotto gamba nulla e visto che al centro Padre Nostro negli anni di intimidazioni ne sono arriva te tante, gli investigatori si sono mossi subito. E subito si è mosso il prefetto che, accogliendo l'ennesimo grido d'allarme e la rabbia dei responsabili del centro e di don Mario Golesano, parroco di Brancaccio, lunedì ha convocato una riunione straordinaria del comitato per l'ordine e la sicurezza per affrontare la nuova emergenza. Ne è venuto fuori un pattugliamento straordinario del quartiere la notte scorsa del quale hanno fatto le spese otto persone, sei che guidavano senza patente, un romeno con un coltello e diverse chiavi fasulle in tasca, alcuni rivendi tori di Cd fasulli. Ai responsabili del centro e a don Golesano resta l'impegno assunto dal sindaco Diego Cammarata al finanziamento di un campo polifunzionale con i fondi della legge 285 e allo sblocco delle procedure per il recupero di alcuni edifici in via Hazolino Azon e per la realizzazione di un centro per anziani. E resta anche la solidarietà della giunta regionale di governo che il presidente Salvatore Cuffaro riunirà questa mattina alle dieci proprio nei locali del centro Padre Nostro. A.Z.

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