Palermo | 17/07/2024 | 13:44:20
Pagina Facebook Pagina Youtube Instagram Google Plus
Centro di Accoglienza Padre Nostro - ETS
Fondato dal Beato Giuseppe Puglisi il 16 luglio 1991. Eretto in ente morale con D.M. del 22.09.1999
Centro di Accoglienza Padre Nostro Onlus

Centro Padre Nostro. Nuove minacce – Tagliati 17 alberi, divelta una recinzione

data articolo 10/09/2007 autore Giornale di Sicilia categoria articolo RASSEGNA
 
torna indietro
Articolo del Giornale di Sicilia
Articolo del Giornale di Sicilia
la cassetta delle elemosine l'hanno portata via a fine aprile. Poco prima avevano danneggiato quasi tutti gli automezzi del centro Padre nostro, pulmino compreso. I giornali si interessarono del caso: titoli, solidarietà, protrasse... Poi di nuovo il silenzio. Ma la pace, anche in questo caso è durata poco più di due mesi, fino ai primi di luglio, quando le minacce sono arrivate al telefono direttamente al responsabile del centro Padre Nostro. «Ti ammazzo», ti sparo in bocca». Titoli, solidarietà, promesse. Poi di nuovo silenzio. Fino a Ieri, quando Maurizio Artale, responsabile del centro fondato nel quartiere palermitano di Brancaccio da don Pino Puglisi, si è presentato in caserma per l'ennesima denuncia. Ai carabinieri della stazione Brancaccio ha raccontato di avere trovato la recinzione di un fondo di proprietà del centro divelta e diversi alberi abbattuti. Ieri mattina, racconta Maurizio Artale, «sono andato a controllare il fondo, un appezzamento, frutto di una donazione, ubicato in via Falsomiele. Volevo controllare lo stato del terreno, ma quando sono arrivato ho trovato una parte della recinzione abbattuta», È bastato poco, un veloce controllo, per accertare che una ventina di alberi erano stati tagliali; «Tra questi — spiega Artale—al meno tre nespoli quattordici alberi di agrumi». Anche se nessuno andava nel fondo dal 30 luglio scorso, secondo Artale il raid—visto che le parti tagliate sono ancora verdi— non sarebbe avvenuto più di due o tre giorni. Dei tronchi abbattuti però non c’è traccia: «E questo — azzarda il responsabile del centro fondato dal parroco ucciso da Cosa nostra—potrebbe far pensare a qualcuno che voleva solo rubare un po' di legna». Potrebbe, certo, ma in un quartiere dove ogni segnale ha un significato e sempre meglio aspettare le indagini prima di azzardare qualsiasi ipotesi. Negli ultimi mesi infatti il centro Padre Nostro è stato bersaglio di nu-merose minacce e danneggiamenti che porterebbero tutte ad una mano, quella di Cosa nostra. Bersaglio preferito il pulmino, più volte vandalizzato. Sulla catena di intimidazioni sono al lavoro gli investigatori. «Ancora una volta — ha detto il presidente pro-tempore Antonio Di liberto—il centro Padre Nostro risulta bersaglio di ignoti. Proprio mentre ci apprestiamo a ricordare l'uccisione di don Puglisi qualcuno ci tiene ad evidenziare con questi gesti che i cambiamenti non sono una cosa facile, essere protagonisti di un modello culturale differente in questa città continua a dare fastidio a chi preferisce che nulla cambi». Al centro Padre Nostro Ieri è arrivata la solidarietà del presidente della Regione Salvatore Cuffaro («un fatto odioso») e quella del sindaco: «il cammino per combattere la criminalità — ha detto Diego Cammarata è senza dubbio lungo e difficile, ma non dobbiamo darla vinta a chi vorrebbe una Palermo poco reattiva e succube del potere mafioso». Vincenzo Marannano

segnala pagina Segnala