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«Progetto della Provincia: per 30 nuove aule»

L'assessore Caruso landa una proposta agli imprenditori: «Più classi grazie al project financing». Istituti in affitto ai privati per trenf anni

data articolo 12/07/2007 autore Giornale di Sicilia categoria articolo RASSEGNA
 
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Articolo del Giornale di Sicilia
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(clasa) L'assessore provinciale al Patrimonio Marcella Caruso lancia un appello agli imprenditori per realizzare trenta aule con il «project financing» nel quartiere di Brancaccio. In relazione al grande incremento delle iscrizioni alle scuole della zona, si rende inevitabile il ricorso a un progetto che possa incrementare il numero di classi disponibili nel quartiere. Il progetto, che rientra nel disegno di legge «Norme e interventi per l'attuazione del diritto allo studio e la libera scelta educativa», approvato due giorni fa dalla giunta regionale e non ancora reso esecutivo, riguarda l'edilizia scolastica e consiste nel consentire agli imprenditori privati di costruire scuole che potrebbero essere date in affitto per una durata non superiore ai trenta anni all'amministrazione comunale. Dopo trenta anni di affitto l'edificio passerebbe automaticamente nella proprietà del Comune. Un argomento fondamentale alla luce anche dei raid vandalici periodicamente di scena a Brancaccio. Il piano è già stato applicato a Modica in provincia di Ragusa e a Palermo è stato già approvato dal consiglio provinciale. Mancano le ultime autorizzazioni perché possa essere reso esecutivo il progetto inerente alle trenta aule per Brancaccio. «L'obiettivo è quello di creare trenta nuove aule nelle zone limitrofe a Brancaccio - ha spiegato l'assessore della provincia regionale alla Pubblica Istruzione Lino Leanza ai microfoni di "Dìtelo a Rgs - per coprire il fabbisogno sempre crescente di studenti che vogliono iscriversi in quelle scuole è necessario incrementare il numero di aule e per questo ci stiamo muovendo». Nel caso in cui il Comune non abbia la possibilità di coprire l'intero importo richiesto per l'affitto dell'edificio, la Regione può intervenire sovvenzionando una parte dell'affitto dell'edificio pari al 50 per cento della somma complessiva e comunque per un importo non superiore ai 60 mila euro per un periodo panai primi cinque anni. CLA. SA

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