Nell'anno della sua beatificazione, assume particolare rilevanza il diciannovesimo anniversario della morte del martire Padre Pino Puglisi, parroco di Brancaccio, assassinato per mano mafiosa la sera del 15 settembre 1993 a piazza Anita Garibaldi dal killer Salvatore Grigoli, ora pentito.
Quest’anno, a 19 anni di distanza, la città si appresta a ricordare don Pino con diverse iniziative, il programma completo delle commemorazioni è stato presentato ieri mattina presso la sala del Consiglio della II Circoscrizione, in via San Ciro, dal presidente Antonio Tomaselli, dal parroco di Brancaccio, padre Maurizio Francoforte, e dal presidente del «Centro Padre Nostro». Maurizio Artale. Domenica è stata inaugurata a Contessa Entellina una piazzetta
intitolata al Beato Puglisi, mentre ieri alle 19 è stato inaugurato il campo di calcetto «3P» (dalle iniziali di Padre Pino Puglisi) alla presenza di Gaetano e Francesco Puglisi, fratelli del Beato, che hanno ricevuto la medaglia del presidente della Repubblica. Domani, invece, un concerto alle 10 al carcere Pagliarelli, e poi alle 14,30 uno spettacolo teatrale all’istituto penitenziario
Ucciardone.
Da giovedì a venerdì feste si alterneranno a veglie di preghiere al centro sportivo «Padre Pino Puglisi e padre Massimiliano Kolbe» in via San Ciro. Anche una partita di calcetto alle 21 di venerdì, tra forze dell’o rdine, la II Circoscrizione, il Centro Padre Nostro e le associazioni del territorio. Le manifestazioni si concluderanno sabato, giorno dell’anniversario dell’uccisione, con un corteo che partirà alle 10 dal piazzale antistante il Policlinico e si concluderà al cimitero «S. Orsola» con l’iniziativa «Un fiore per Puglisi». Infine, nel pomeriggio alle 18, sarà celebrata una messa in Cattedrale dal cardinale Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo.
Un programma ricco di iniziative, dunque. «Ma ciò che conta - precisano Artale e Tornaseli - è divulgare il messaggio di don Pino, ovvero, la sua celebre frase: "E se ognuno fa qualcosa... allora si può fare molto”. Bisogna unire, quindi, le forze e agire in sinergia per riscattare il quartiere di Brancaccio e ottenere finalmente una svolta. Il sacrificio di Don Pino deve svegliare le coscienze».
DAVIDE GUARCELLO
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