PALERMO (sit) Dedicato a 3P la puntata di "Scatola nera", la trasmissione di approfondimento curata e condotta da Salvo Sottile su Sky (canale 500), sarà dedicata a don Pino Puglisi, sull'onda del film "Alla luce del sole". Oggi alle 14.35 (replica alle 22.35) "Scatola nera" si collegherà con il Centro Padre Nostro a Brancaccio, dove saranno presenti Maurizio Artale, il regista Roberto Faenza e Luca Zingaretti. Ospite nello studio di Roma, il condirettore del Giornale di Sicilia, Giovanni Pepi. "Da un po' di tempo volevo trattare la storia di padre Pugiisi, un omicidio di 13 anni fa di cui allora non si parlò abbastanza -spiega Salvo Sottile, all'epoca cronista del Tg5 - è giusto farlo in questo momento in cui non solo si parla poco di mafia, ma è la mafia stessa a farsi sentire di meno. Maurizio ArtaIe ha visto il film di Faenza, ma alcune cose non gli sono piaciute, ricorda per esempio che padre Puglisi fu ammazzato di notte, e non nel pomeriggio; né gli sono piaciute le scritte dei bambini sulla mafia o la Palermo diroccata che si vede nel film". Di Padre Puglisi oggi Si parla. "Tenteremo di capire, attraverso la figura di don Pino, che tipo di sentimento anima Palermo, quali sono le risposte della politica. Penso che proprio l'indifferenza sia il convitato di pietra del film di Faenza". La tv sta riaccendendo i riflettori sulla Sicilia. "La nostra puntata era già in programma, noi non dividiamo la Sicilia in buoni e cattivi, e non facciamo trasmissioni riparatrici, quelle le lascio alla Rai. Zingaretti racconterà cosa si prova ad indossare i panni del poliziotto e del prete: è ingrassato, si è appesantito per ottenere un effetto di trasandatezza. Sarà lui a ricordare che chiamavano Puglisi, "padre scatoletta" perchè mangiava sempre in piedi. Faenza spiegherà perché ha scelto Zingaretti. E Giovanni Pepi racconterà i bambini di Brancaccio, le loro storie". Da siciliano, come vede l'Isola? "La sensazione è quella di una città che è tornata indietro, non culturalmente, ma ti rendi conto che è stato spazzato via quello che è successo in questi anni. Ho vissuto l'omicidio di don Pino da cronista: ricordo che all'inizio non si sapeva nulla, si parlava di una rapina finita nel sangue, soltanto dopo capimmo cosa era realmente successo. Al Buccheri La Ferla arrivarono tutti quegli uomini di chiesa, preoccupati di dare versione il più possibile plausibile ai fatti, ma in realtà non si sapeva che dire". la prossima "Scatola nera"... "Con il ministro Lunardi per fare il punto sull'emergenza legata a strade, trasporti, patente a punti". Simonetta Trovato

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