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XI Anniversario dell'uccisione del Servo di Dio Don Pino Puglisi

data articolo 26/09/2004 autore Cieli nuovi terra nuova categoria articolo RASSEGNA
 
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Articolo di Cieli nuovi terra nuova
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Cattedrale, 15 settembre 2004. La visione evangelica della Madre di Gesù, che ai piedi della croce si unisce al sacrificio redentore del Figlio suo, divenuto "causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono", da 11 anni sembra l'icona della Chiesa di Palermo. L'icona della Chiesa madre, che fa memoria del sacrificio di uno dei suoi figli migliori,il servo di Dio P Pino Puglisi, sacrilegamente e proditoriamente ucciso dalla mafia, perché, svolgendo con spirito missionario il suo ministero presbiterale, cercava di educare le nuove generazioni al Vangelo della verità, della vita e dell'amore, sottraendole, così, alla pseudocultura, tuttora in agguato, della menzogna, della morte e dell'odio. <...> La forza propulsiva della sua instancabile azione missionaria era l'Eucaristia. Ha scritto un suo biografo, educato da ragazzo alla sua scuola.<..> Ho ritenuto doveroso ricordare il grande amore per l'Eucaristia di P. Puglisi perché è come il messaggio che egli ci rivolge quest'anno all'apertura dell'Assemblea Pastorale Diocesana sul tema che traccia la nuova tappa del cammino della nostra Chiesa, "L'Eucaristia forza propulsiva della parrocchia missionaria". Dell'Eucaristia, - in questo Anno Eucaristico, che si concluderà dal 14 al 21 novembre prossimo col primo Congresso Eucaristico diocesano del nuovo millennio -, tutte le parrocchie nei Congressi Eucaristici parrocchiali hanno messo in evidenza la forma plasmatrice della comunione, come segno di unità e vincolo di carità. <...> L'Anno Eucaristico diocesano si concluderà col Congresso Eucaristico, ma si prolungherà nel nuovo armo liturgico-pastorale, perché il Santo Padre ha voluto che l'anno 2005 sia un Anno Eucaristico per tutta la Chiesa affidandolo a Maria. Questa lieta novità per la nostra Chiesa, che si era proposto di concludere il triennio pastorale (2003-2005) con un Anno e un Congresso Mariano, è un ulteriore invito a vivere la nuova tappa del cammino continuando a conoscere l'Eucaristia alla scuola di Maria, "donna eucaristica con l'intera sua vita" (NMI, 53). <...> E necessaria una pastorale missionaria, che annunci nuovamente il Vangelo, ne sostenga la trasmissione di generazione in generazione, vada incontro agli uomini e alle donne del nostro tempo, testimoniando che anche oggi è possibile, bello, buono e giusto vivere l'esistenza umana conformemente al Vangelo e, nel nome del Vangelo, contribuire a rendere nuova l'intera società" (VM, n.1). Fu questa la convinzione e l'azione di E Puglisi. La prospettiva in cui deve porsi questo cammino di rinnovamento, come condizione insostituibile della sua efficacia, resta sempre quella della santità, così come il punto di partenza è sempre "Cristo da conoscere, amare e imitare, per vivere in lui la vita trinitaria e trasformare con lui la storia" (NMI, 29). Vi sono anche alcuni "snodi essenziali" legati alle varie figure della parrocchia, come Chiesa di popolo, radicata in un luogo, vicina alla vita della gente, semplice e umile porta di accesso al Vangelo per tutti. Sono snodi che esigono risposte concrete, da ricercare insieme nei diversi organismi collegiali. Sono molte le possibili risposte, ma tutte devono partire da un'unica prospettiva: restituire alla parrocchia quella "figura di Chiesa eucaristica", che ne svela la natura di mistero di comunione e di missione. In questa ottica eucaristica di comunione e di missione sarà più agevole "valutare, valorizzare e sviluppare le potenzialità missionarie già presenti anche se spesso in forma latente nella pastorale ordinaria", "con il coraggio della novità" (ib.). Penso in particolare alla Missione '99, la missione di casa in casa, iniziata nel '99 per non chiudersi più, proprio perché siamo ormai terra di missione. <...> Il coraggio della novità esige che si prendano sul serio e si mettano in atto, con fiducia, con costanza, con lungimiranza, "gli orizzonti" di cambiamento pastorale. <...> Fulcro del rinnovamento della parrocchia, come comunità eucaristica e missionaria, è l'Iniziazione Cristiana, con la quale "la Chiesa madre genera i suoi figli e rigenera se stessa". È nell'iniziazione che la parrocchia "esprime il suo volto missionario verso chi chiede la fede e verso le nuove generazioni" <…> Sorgente, centro e vertice della vita della parrocchia, come comunità eucaristica e missionaria, è la Domenica, giorno del Signore, della Chiesa e dell'uomo. Di essa è necessario riscoprire e difendere il significato non solo religioso, ma anche quello antropologico, culturale e sociale. E poiché l'Eucaristia èil cuore della Domenica, è necessario migliorare la qualità delle celebrazioni eucaristiche soprattutto domenicali e festive, perché siano davvero "veicolo del mistero" e scuola permanente di formazione cristiana. <...> Dall'Eucaristia, soprattutto domenicale, la parrocchia trae la luce e la forza necessarie per la sua apertura missionaria verso tutti gli ambiti dell'azione pastorale e verso tutti gli ambienti della vita sociale, a cominciare dalla famiglia, cellula fondamentale della Chiesa e della società, oggi attraversata da una crisi di identità, di soggettività e di responsabilità educativa, sempre più grave. Per svolgere la sua complessa azione missionaria, la parrocchia non può operare da sola. E necessario, pertanto, vivere e operare insieme, anzitutto a livello di zona pastorale, nella logica non semplicemente "aggregativa" ma "integrativa". Per questo oggi si parla di "pastorale integrata" (ib. 11), fondata sulla sacramentalità della comunione e sull'unità della missione. Il cammino in questa direzione purtroppo non è facile. Ma l'Eucaristia, che fa di noi un corpo solo e un'anima sola, ci sospinge ad ogni sforzo convinto e sincero, dettato dalla coerenza con ciò che celebriamo, a cominciare dall'interno di ogni parrocchia nella complementarità delle sue componenti. La sacramentalità della comunione e l'unità della missione esigono, infatti; la condivisione dei carismi e il rispetto dei diversi ministeri, da quello del parroco, al quale è affidata la parrocchia come a pastore proprio, ministro della comunione e garante dell'unità, a quelli del vicario parrocchiale, dei presbiteri e dei diaconi, alle nuove figure ministeriali laicali, alle varie forme di vita consacrata e alle diverse presenze pastorali e associative della parrocchia. Questo esige la formazione permanente per tutti.

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