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Rapinatori scatenati Due colpi senza armi

Presi di mira l'ufficio di via Oreto e il supermercato Fortè di via Savonarola Più controlli di polizia nel weekend

data articolo 10/04/2004 autore La Repubblica categoria articolo RASSEGNA
 
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Articolo de La Repubblica
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Nella giornata dei controlli straordinari anticriminalità, disposti in vista delle festività pasquali, i rapinatori non si sono arresi. Poco prima dell'ora di pranzo, due giovani sono entrati all'ufficio postale di via Oreto: nessuno si è insospettito, in testa tenevano in bella mostra cappellini del Palermo. Per qualche istante si sono finti clienti, giusto il tempo di guardarsi attorno. Poi hanno scavalcato il bancone e si sono dichiarati. Così sono ormai le rapine agli uffici postali: senza neanche un taglierino. Questa volta il bottino è di 1200 euro. Nessuno ha accennato alla minima reazione, quando i malviventi sono andati via, fuggendo in direzione della Guadagna, è scattato l'allarme al 112. E adesso sono in corso le indagini degli investigatori della Compagnia Piazza Verdi. In questi giorni, i carabinieri sono impegnati anche nelle indagini sul colpo all'autobus Palermo - Belmonte: sono stati riascoltati alcuni dei venti passeggeri, per cercare altri particolari utili a dare un nome e un volto ai due giovani che si sono finti passeggeri per salire sul pullman. Le vittime hanno confermato che i rapinatori avevano una pistola, che non sembrava proprio giocattolo. Con questa arma hanno minacciato l'autista della Sicilbus e alcuni passeggeri. Ieri pomeriggio, intanto, altri rapinatori sono entrati in azione al supermercato Fortè di via Girolamo Savonarola, nella zona di via Evangelasta di Blasi. Erano in due, indossavano caschi integrali. Alla cassiera hanno detto che in tasca nascondevano delle armi, ma non le hanno mostrate. E' bastato per ottenere l'incasso 650 euro. Erano le 17,30. Poco dopo, un giovane su un ciclomotore prendeva di mira una donna in piazza Croci. Solito copione degli scippi. La donna ha tentato una reazione, ma inutilmente. Ed è scattata l'ennesima caccia all'uomo di polizia e carabinieri. "Al punto in cui siamo - dice Giuseppe Apprendi - è più che mai necessario monitorare costantemente il fenomeno rapine". Il vicepresidente vicario del Consiglio comunale chiede la convocazione di una seduta straordinaria del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza. "Bisogna mettere al primo punto all'ordine del giorno la Costituzione di un osservatorio permanente - dice Apprendi ­dovrà occuparsi di analizzare costantemente l'evolversi dei fenomeni criminali, anche in relazione alle loro cause di natura sociale". Dopo l'ultimo allarme rapine era stato il questore Francesco Cirillo ha sollevare la questione sociale: " troppe rapine anomale, segno di disperazione sociale", aveva detto a Repubblica. " Anche i sindacati di polizia hanno posto il caso - dice il vicepresidente del Consiglio comunale - una ragione in più per convocare al più presto in prefettura il comitato per l'ordine pubblico." Il nuovo caso rapine diventa momento di riflessione anche per chi opera nel volontariato. Dice Maurizio Artale, responsabile del Centro Padre Nostro di Brancaccio: " l'allarme sociale è un dato di fatto già da qualche tempo. Non basterà mettere una pattuglia di polizia ad ogni angolo di strada per arginare la criminalità, è necessaria una riqualificazione sociale, che può venire solo dalla politica". Per i volontari di Brancaccio, la "disperazione sociale" è una realtà quotidiana: "qualche giorno fa -racconta Artale -sono venute al Centro le mamme di alcuni ragazzi arrestati per spaccio. Ci hanno detto: " E che dovevano fare i nostri figli per campare la famiglia?"

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