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Fondato dal Beato Giuseppe Puglisi il 16 luglio 1991. Eretto in ente morale con D.M. del 22.09.1999
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L'ex mulino affidato al "Padre Nostro" quarta incursione di ladri in pochi mesi

Brancaccio. Portato via materiale per la ristrutturazione

data articolo 08/04/2004 autore Giornale di Sicilia categoria articolo RASSEGNA
 
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Articolo del Giornale di Sicilia
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La quarta incursione in poco più di un anno e mezzo. Non c'è pace, per l'ex mulino di via San Ciro, in piena Brancaccio, di proprietà del Centro Padre Nostro. Ignoti nella notte di martedì scorso si sono infiltrati all'interno della struttura, che si trova a pochi passi dalla statua di San Gaetano. Una visita sgradevole raccontata dal responsabile del centro, Maurizio Artale, che ha inoltrato una denuncia alla stazione dei carabinieri. Dopo aver forzato le barriere del retro del mulino, i ladri si sono introdotti all'interno della struttura rubando sedici pedane per ponteggi ed altro materiale tra cui tubi in ferro utilizzati per rifare la facciata. Poi -aggiunge Artale -hanno forzato il portone e sono usciti dall'ingresso principale, che dà su via San Ciro. Non riesco a capire come possano avere trasportato tutto ciò senza essere notati da qualcuno. E' inquietante che nessuno si sia accorto di nulla. Poi una riflessione: la verità è che le cose lasciate a metà non hanno padrone, sbotta Artale, che spiega: l'ex mulino è stato donato dalle missionarie dell'Immacolata di Padre Kolbe circa sei anni fa al Centro Padre Nostro. Noi abbiamo preparato un progetto che prevede di trasformare la struttura in un centro diurno di accoglienza per anziani: dopo i pareri positivi di Comune e Ausl, abbiamo aderito ad un bando della regione concepito per la riqualificazione di edifici da destinare ad attività di beneficenza. Speriamo di riuscire ad ottenere quei fondi, sarebbero importanti per riqualificare quest'area di Brancaccio. Sulla vicenda interviene anche Antonio Di Liberto, vicepresidente del Centro Padre Nostro: siamo alle solite. Ignoti, indisturbati, avevano murato l'ingresso del centro. Ora altri rubano senza nessuno che li noti. Tutto ciò ci fa capire che questa è una zona senza controlli adeguati. PRESTO UNA STRADA DI CORLEONE AVRA' IL NOME DI DON PINO PUGLISI CORLEONE. Una strada porterà il nome di don pino Pugliesi, il parroco di Brancaccio assassinato il 15 settembre del 1993 dal killer mafioso Salvatore Grigoli, ora collaborante. L'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Nicolò Nicolosi, ha già avviato l'iter burocratico. Se la prefettura accetterà la richiesta, la strada potrebbe essere intitolata il 29 maggio. In quella data è prevista anche una giornata di studi sulla figura e sull'opera del sacerdote, durante la quale saranno consegnate anche otto borse di studio a suo nome. Andranno alle studentesse Chiara Listi, Maria Giovanna Occhipinti, Valentina Ligotino, Marianna Lanza, Maria Occhipinti, Elisa Fiore, Sonia Macaluso e Maria Concetta Giannone. La giuria composta dai professori Giuseppe Virgadamo, Nicolò Monte,, Biagio Bonanno, Salvatore Vescovo e dall'arciprete decano don Vincenzo Pizzitola, ha esaminato gli elaborati sulla figura di don Pugliesi realizzati dagli studenti al primo anno di liceo e al primo d'università. La sua vita e la sua morte ha scritto Maria Giovanna Occhpinti sono una testimonianza di fede e mostrano l'assoluta incompatibilità della mafia con il messaggio evangelico. Queste iniziative del Comune - sottolinea Nicolosi - sono finalizzate al contrasto della criminalità e all'educazione culturale e civile dei nostri giovani. Cosmo Di Carlo

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