Mercoledì prossimo in consiglio comunale la delibera per l'acquisto dei magazzini-scandalo di via Hazon. E' l'impegno del presidente Toto Cordaro a sensibilizzare la conferenza dei capigruppo perché la delibera sia messa subito ai voti, in considerazione della particolare rilevanza simbolica che riveste l'acquisto dei magazzini per i quali si è battuto il parroco di Brancaccio ucciso dalla mafia, don Pino Puglisi. La delibera predisposta dal Patrimonio per il piano d'uso dei magazzini degradati, e per il mutuo da 680.000 euro da contrarre per l'acquisto, è arrivata ieri mattina negli uffici di Cordaro, provenente dalla ragioneria generale. Ed è subito stata inviata alla commissione per i pareri. Il suo ritorno sul tavolo del presidente del consiglio comunale è atteso per domani e "l'inserimento nell'ordine del giorno dei lavori sarà immediato -assicura Cordaro-anche se il prelievo deve essere deciso dai rappresentanti di tutte le forze politiche presenti in Consiglio, dalla conferenza dei capigruppo". E se si arriverà al voto nella seduta di mercoledì o giovedì, entro pochi mesi potrebbero essere a disposizione del Comune i magazzini che da sedici anni fanno l'altalena sopra Brancaccio, senza mai arrivare a un effettivo compimento d'uso come voleva il parroco ucciso dalla mafia. Il sindaco Diego Cammarata si era impegnato durante il forum dei "Patti chiari" che il Giornale di Sicilia ha tenuto a Brancaccio, ma il decimo anniversario della morte di don Pino trascorso con i magazzini di via Hazon sempre nelle stesse condizioni di abbandono, con l'immondizia alta venti centimetri, come è scritto in un verbale del Comune dell'anno scorso. La delibera che mercoledì arriva in Consiglio chiude una pratica aperta nell'87. Prevede che il Comune acquisti il piano cantinato e il piano terra per 482.000 euro dal curatore fallimentare della Ingar (ex Pilo). La cifra sarà sottoposta al parere dei creditori privilegiati della Ingar, poi il giudice fisserà un termine entro cui potranno essere presentate offerte superiori. Se non ci saranno rilanci, l'immobile sarà aggiudicato al Comune. Oggi i magazzini sono invasi da liquami e spazzatura, nonostante lo spurgo periodico del pozzo fognario del fabbricato che ha 73 alloggi di cui 66 di proprietà comunale. Nel verbale del Comune c'è anche scritto che "i magazzini sono luogo di traffici illeciti".
D.P.
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