Un tossico dipendente pregiudicato, del quale non sono state fornite le generalità, è stato sorpreso ed arrestato da agenti della polizia all'alba di oggi a Palermo all'interno di una chiesa del villaggio S. Rosalia. L'uomo era intento a scassinare le cassette dell'elemosina.
Nella sua abitazione, perquisita dopo l'arresto, sono stati ritrovati oggetti che al primo esame sono sembrati riconducibili ad alcune delle chiese vandalizzate negli ultimi giorni in città. Sono in corso approfondimenti investigativi per verificare se l'arrestato sia coinvolto nelle recenti incursioni, che hanno suscitato preoccupazione perché ritenuti possibili messaggi intimidatori di Cosa Nostra, infastidita dall'impegno antimafia di alcuni parroci. Sono sei in totale le chiese violate da ladri o teppisti nelle ultime settimane a Palermo. Tra queste, Martedì scorso, la parrocchia di S. Gaetano, nel quartiere di Brancaccio, che fu retta da don Pino Puglisi, il sacerdote ucciso da un killer mafioso per ordine dei boss del rione. Secondo il nuovo parroco, don Mario Golesano, il danneggiamento di infissi e suppellettili della chiesa sarebbe stato un messaggio di matrice mafiosa. L'ultimo episodio ieri quando era stato scoperto il furto delle elemosine nella chiesa della Magione, nella piazza dove nacquero e trascorsero l'infanzia i giudici Falcone e Borsellino. Anche in questo caso come nei precedenti, al furto si era accompagnato il danneggiamento di porte e finestra.
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