Non è la prima volta che padre Mario Golesano, e con lui i ragazzi che lavorano al centri Padre Nostro, subisce intimidazioni. Da quando e' morto don Puglisi c'è stata una sfilza di furti, di vandalismi, di messaggi piccoli e grandi. A farne le spese, un paio di anni fa, anche un campo di calcio che doveva essere inaugurato di lì a poco e l'auditorium intitolato al piccolo Giuseppe Di Matteo, a pochi metri dalla chiesa di San Gaetano. Reazioni compatte, come sempre. «Si tratta di un'offesa fatta alla chiesa, alla comunità cristiana e a padre Pino Puglisi», si legge in una nota firmata dallo stesso Golesano e dagli operatori del centro Padre Nostro.
Ma la strada e' ormai tracciata e non si torna indietro:<< Noi continueremo il nostro lavoro con lo stile del "e se ognuno fa qualcosa" di don Puglisi e con il sostegno di quanti hanno voluto manifestarci la loro solidarietà». La nota dice ancora: «I vandali che stanotte si sono introdotti nella parrocchia di San Gaetano hanno voluto scrivere con i loro atteggiamenti distruttivi la prepotenza e l'intimidazione propria di chi vive nell'illegalità.
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