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«Acquisteremo gli scantinati»

data articolo 01/01/2002 autore Giornale di Sicilia categoria articolo RASSEGNA
 
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Articolo del Giornale di Sicilia
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(rop) Dietro quel cancello sgangherato - dicono - c'è l'inferno: “Drogati, magnaccia, rifiuti, cani arrabbiati-stila l'elenco della spesa un attempato Virgilio del luogo che però si sottrae al fascino dell'impresa - io lì sotto con lei? E chi sugnu pazzo?". Via Azolino Hazon. Davanti agli scantinati proibiti. Nella terra di nessuno, dove si racconta che nottetempo accadano porcherie di ogni genere. La battaglia di don Pino Puglisi si fermò su quella soglia, sbarrata dal cancello marrone e dallo scivolo che porta nelle viscere del condominio 18. Il palazzo è del Comune, gli scantinati, avviluppati nella ragnatela di una complessa curatela fallimentare, sono del primo che varca il limite. Sì, terra di nessuno. Almeno fino a ora, visto che il Sindaco Cammarata, dopo una conferenza di servizi, ha manifestato l'intenzione di acquisire la "parte oscura" dello stabile, per "fini sociali" e nel frattempo di mandare avanti qualche lavoro di manutenzione alla rete fognaria. Vivi apprezzamenti da parte di don Mario Golesano, dell'onorevole Mario Ferrara e del presidente della seconda circoscrizione, Sandro Terrani. “Virgilio", tuta blu, capelli bianchi e occhiali, è scettico e anche preoccupato: "E'da dieci anni che promettono un intervento... Però lei non ci vada sotto, è pericoloso". E via con l'elenco: "Cani arrabbiati, drogati...". Oltre il cancello c'è solo una puzza metafisica, troppo forte per essere reale. Colpa delle fogne e della discarica che si spalanca davanti agli occhi, subito dopo lo scivolo. C'è una bambola sgozzata, modello film horror, due gatti visibilmente seccati del'intrusione, una scarpa, immondizia di incerta origine, liquami che gocciolano dal tetto. E topi, alcuni vivi, uno morto. E i gatti giocano a palla. Siamo appena a un quarto del percorso. L'inferno sotterraneo gira tutto intorno al palazzo. C'è il classico preservativo usato, ci sono escrementi e pezzi di cose irriconoscibili. Il senso del dovere imporrebbe di andare avanti, ma il fetore è davvero troppo grande. La risalita dello scivolo sa di liberazione, diventa una corsa verso l'aria pura. "Ha visto - dice Virgilio -ce n'è di tra va gghiu. Noi siamo cittadini di serie B -e ripete -negli scantinati c'è proprio di tutto: drogati, cani arrabbiati...". E bombe atomiche di sporcizia, e coppiette che si turano il naso e si immergono in quell'alcova che somiglia, forse, all'inferno. A Brancaccio, l'amore e i topi morti hanno lo stesso odore. Roberto Puglisi

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