Il quartiere Villagrazia - Falsomiele si estende nella periferia sud della città di Palermo. È articolato da sottosistemi che costituiscono delle realtà a sé stanti e ben identificabili per la loro storia e per le loro diverse caratteristiche morfologiche e urbanistiche: da quelle tipiche della piccola comunità agricola dell'entroterra (Villagrazia, Santa Maria di Gesù e Chiavelli), a strutture di edilizia popolare (Falsomiele, Borgo Ulivia e Bonagia). Parte dell'intervento edilizio non sembra sia stato progettato per rispondere ad esigenze di miglioramento della qualità di vita. Le condizioni igienico-sanitarie del quartiere sono precarie e necessitano spesso di interventi di prevenzione primaria (derattizzazione, disinfestazione e pulizia delle strade e dei marciapiedi).
Gli episodi di violenza, mafia e criminalità giovanile a cui si assiste sempre più spesso in questo quartiere sono l'indice più manifesto di una condizione di degrado socio-ambientale, di isolamento e di emarginazione che pervade il quartiere stesso e che rende ogni giorno più difficile vivere in maniera autentica e responsabile. Mancano gli spazi verdi attrezzati dove sia possibile per i bambini giocare senza correre il rischio stradale. Scarsa è l'offerta di servizi per la cultura ed il tempo libero.
Il quartiere ha un'estensione territoriale molto vasta e presenta un costante aumento della popolazione a cui però non corrisponde un adeguamento delle strutture scolastiche. Su tutta la Terza Circoscrizione sono presenti soltanto le scuole materne, elementari e medie inferiori, mentre mancano del tutto le scuole medie superiori. Il trend di iscrizioni alla scuola elementare risulta in diminuzione, mentre è in aumento la percentuale dei frequentanti. Gli altri indicatori di disagio scolastico (evasioni, proscioglimenti, abbandoni e bocciature) seguono un andamento altalenante, ma risultano sempre significativamente presenti. Anche per le scuole medie inferiori si registra una situazione simile.
Gli anziani ammontano, nell'intera Circoscrizione, a 11771 persone (sugli 85592 residenti),con una prevalenza femminile ed il 21% di soggetti che hanno superato gli ottanta anni. Tale dato evoca naturalmente tutte le problematiche legate alla condizione dell'anziano, cui fa peraltro riscontro una domanda di momenti aggregativi e ricchi di stimolazioni sul piano cognitivo ed affettivo relazionale, scaturite dall'analisi qualitativa effettuata dagli operatori del Centro di Accoglienza Padre Nostro.
|
Segnala |