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Festa di giovani e di artisti nel giorno di «3P» alla presenza di Rosi Bindi che ha detto: «È stato testimone di autentica fede»

«Un martire per la legalità»
L’anniversario. L’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, ieri sera in Cattedrale ha ricordato il sacrificio del Beato Pino Puglisi ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993 in piazza Anita Garibaldi.

data articolo 16/09/2016 autore La Sicilia categoria articolo RASSEGNA
 
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Festa di giovani e di artisti nel giorno di 3P alla presenza di Rosi Bindi che ha detto: È stato testimone di autentica fede
Festa di giovani e di artisti nel giorno di 3P alla presenza di Rosi Bindi che ha detto: È stato testimone di autentica fede

PALERMO. «Un martire per la legalità». Così l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, nel corso della messa in Cattedrale dedicata al Beato Pino Puglisi nel giorno in cui si celebra l’anniversario del parroco di Brancaccio ucciso dalla mafia la sera del 15 settembre 1993.
Subito dopo centinaia di giovani hanno partecipato alla grande festa di spettacolo e musica organizzata per l’occasione.
Alla cerimonia religiosa ha partecipato, tra gli altri, il presidente della Commissione Nazionale Antimafia Rosi Bindi: «Don Pino Puglisi -  ha detto – è il testimone di una fede profonda e autentica, vissuta con libertà e amore nel servizio ai più deboli e agli emarginati. La mafia lo ha ucciso, nel giorno del suo compleanno, perché resisteva, con la mitezza del Vangelo, al dominio violento che le cosche esercitavano a Brancaccio. Cosa Nostra poteva tollerare un prete che non si piegava alla logica mafiosa dell’omertà e della paura, ma al contrario lavorava a restituire fiducia nella vita e speranza in un futuro diverso a tanti ragazzi».
Numerose le manifestazioni organizzate a Palermo nel giorno del ricordo. In mattinata, l’incontro presso la sede della II Circoscrizione, a Brancaccio, concluso dal parroco di San Gaetano -  Maria SS. del Divino Amore, don Maurizio Francoforte, con la preghiera che più stava a cuore a Don Pino: il Padre Nostro. Per l’amministrazione comunale, hanno partecipato il sindaco Leoluca Orlando, gli Assessori alle Attività produttive, alla Mobilità e all’Ambiente, Giovanna Marano,Giusto Catania e Sergio Marino.
Al termine dell’incontro, i partecipanti si sono spostati in corteo, insieme ai tanti studenti presenti, in via Germanese dove il sindaco ha inaugurato uno dei due antichi lavatoi comunali – l’altro in via Cirrincione – appena restaurati dal Comune, sotto il coordinamento dell’area delle Infrastrutture e con fondi del Ministero dell’Interno.
Questi lavatoi saranno sede della legalità a Brancaccio ed ospiteranno eventi, convegni e cineforum sul tema della legalità. Sono stati poi premiati i vincitori del concorso scolastico per l’intitolazione del tram della linea 1 che passa per le strade del quartiere di Brancaccio. Ad aggiudicarsi il premio, gli alunni della scuola Padre Pino Puglisi, che hanno proposto simbolicamente il nome «Freccia 3P – Padre Pino Puglisi» che, dunque, al più presto campeggerà sulle fiancate del Tram. Domenica prossima, infine, si svolgerà il 1 Trofeo Padre Pino Puglisi, una gara cicloturistica, che si snoderà per le strade del quartiere.
«Don Pino - ha detto il sindaco Leoluca Orlando – non aveva paura delle parole dei violenti, quanto piuttosto del silenzio degli innocenti. E’ un martire che, richiamandosi ai valori della legalità e del diritto contro ogni forma di prevaricazione, ha sacrificato la sua vita in difesa degli ultimi e ha testimoniato con la sua intera esistenza il valore della solidarietà e dell’accoglienza».
Il presidente del Senato, Pietro Grasso, sul suo profilo Facebook ha detto che «di coraggio, non spavalderia, Don Pino ne aveva da vendere. Sapeva che per il suo impegno ci sarebbero state conseguenze eppure non si sottrasse alla sua missione».

L’omicidio del parroco
Don Pino Puglisi, parroco della chiesa di San Gaetano a Brancaccio. E’ stato ucciso da Cosa nostra il giorno del suo 56esimo compleanno a motivo del suo costante impegno evangelico e sociale. Il 25 maggio 2013 sul prato del Foro Italico di Palermo, davanti ad una folla di circa centomila fedeli, è stato proclamato beato. La celebrazione è stata presieduta dall’allora arcivescovo di Palermo, cardinale Paolo Romeo, mentre a leggere la lettera apostolica, con cui si compie il rito della beatificazione, è stato il cardinale Salvatore De Giorgi, delegato da papa Francesco. E’ il primo martire della Chiesa ucciso dalla mafia. E’ sepolto nella Cattedrale di Palermo.

Leone Zingales

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